Il 21 giugno, assieme a Giancarlo, venne arrestato per resitenza a pubblico ufficiale
SCONTRI TRA POLIZIA E I FRATELLI BORSOI: MARIO PATTEGGIA 6 MESI
La protesta contro il caro carburante in municipio a San Vendemiano
SAN VENDEMIANO – (gp) In attesa che si celebri il processo al fratello Giancarlo, il 52enne ex benzinaio di San Vendemiano che dichiarandosi di nazionalità veneta non riconosce il tribunale e lo Stato Italiano, Mario Borsoi, difeso dall'avvocato Mario Nordio, ha chiuso i conti con la giustizia patteggiando sei mesi di reclusione, pena sospesa, per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. I fatti risalgono al 21 giugno scorso quando, nel municipio di San Vendemiano, quella che doveva essere una protesta pacifica si sarebbe trasformata in rissa. Giancarlo Borsoi, dopo essersi incatenato alla ormai ex pompa di benzina Erg di viale 4 novembre, aveva spostato la propria protesta contro il caro-carburante nella sala d'attesa del Comune. Anche in quell'occasione Giancarlo Borsoi si era incatenato dichiarandosi "prigioniero politico" e chiedendo "la cittadinanza veneta". Sul posto erano presenti, per controllare la situazione, gli agenti della polizia locale e la polizia. Il clima si era poi fatto incandescente quando presso il municipio arrivò anche il fratello di Giancarlo, Mario Borsoi. Ignoti i motivi che portarono allo scontro, ma fatto sta che al termine dei tafferugli quattro agenti rimasero feriti e i fratelli Borsoi vennero arrestati. Se per Giancarlo si dovrà aspettare maggio per conoscere la sentenza, Mario ha scelto la via del patteggiamento del pena.