Motta, 54enne fermato in aeroporto, in cella anche due opitergini di 39 e 53 anni
DOPO LA RAPINA TENTA LA FUGA IN BRASILE: BANDA SGOMINATA
Rapina alla gioielleria "Michieletto", arrestati i tre banditi
MOTTA DI LIVENZA - Lo scorso 30 gennaio due banditi, travisati con maschere ed armati di pistola giocattolo, rapinarono la gioielleria "Michieletto" di via via Argine destro a Motta di Livenza. All'esterno era presente un terzo complice che fungeva da palo. La banda riuscì a farsi consegnare preziosi ed orologi per un valore di 300mila euro; prima di dileguarsi e far perdere le proprie tracce la moglie del titolare, al momento sola in negozio, venne legata mani e piedi. Darà l'allarme solo quando i banditi saranno già lontani, certi di poterla fare franca. Dopo neppure due settimane di indagine i carabinieri di Conegliano sono riusciti a venire a capo del caso ed hanno arrestato l'intera banda. Un 54enne di Oderzo, V.M., l'uomo che faceva il palo ed identificato grazie alla testimonianza di alcuni cittadini, è stato fermato ed arrestato mercoledì dai carabinieri presso l'aeroporto di Tessera: era diretto in Brasile, a Rio de Janeiro, dove avrebbe rivenduto parte dei preziosi frutto della rapina. Le manette sono poi scattate anche ai polsi dei due rapinatori: un 39enne di Oderzo, F.F., e G.M., un 53enne di Chiarano che nel 1990 fu autore di un omicidio nel pordenonese (uccise una guardia giurata). Durante le perquisizioni sono stati recuperati alcuni preziosi, la pistola giocattolo utilizzata per il colpo e circa 3mila euro in contanti. Ora le indagini proseguono per attribuire al gruppo altri colpi di cui sarebbero sospettati ma anche per scoprire gli eventuali canali di ricettazione della refurtiva non ancora recuperata. I gioielli sarebbero stati infatti distrutti (trovato in un magazzino varia attrezzatura per questo scopo) per ricavarne le pietre preziose da rivendere.
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