STUPRATA IN AUTO: LA LUCCIOLA NON SI TROVA E IL PROCESSO SALTA

SAN FIOR – (gp) La vittima, una lucciola romena di 19 anni, non si trova. I giudici, disponendo nuove ricerche della giovane, hanno così rinviato il processo a carico di un 44enne di Susegana finito alla sbarra per violenza sessuale. L'uomo, difeso dall'avvocato Alessandra Nava, ha sempre respinto le accuse proclamandosi del tutto estraneo ai fatti contestati, tanto da voler smontare in aula le dichiarazioni della presunta vittima che, pur essendo irreperibile (agli inquirenti ha detto di abitare in un hotel a Mestre), al momento lo incastrerebbero alle proprie responsabilità. L'episodio contestato risalirebbe al 17 aprile dello scorso anno. Stando a quanto riportato nel capo d'imputazione, il 44enne avrebbe incontrato la lucciola lungo la Pontebbana a San Fior. Contrattata una prestazione sessuale, i due si sarebbero appartati in una stradina isolata, nei pressi di un distributore di benzina. Secondo quanto sostenuto dal pm Massimo De Bortoli, la presunta violenza sarebbe scattata dopo che l'uomo, volendo consumare il rapporto prima di pagare i 30 euro pattuiti, avrebbe incassato il rifiuto della lucciola a concedersi se prima non fosse stata pagata. Per l'accusa il 44enne avrebbe bloccato la giovane con il proprio corpo all'interno della vettura, l'avrebbe afferrata per il collo con una mano, con l'altra le avrebbe spostato le mutandine e avrebbe abusato di lei. Il pm parla di una sola penetrazione visto che l'imputato avrebbe poi desistito di fronte alla strenua resistenza della vittima la quale, oltre a prendere anche lei per il collo il suo cliente, avrebbe iniziato a gridare dicendo che avrebbe avvertito i carabinieri. Per la difesa l'episodio raccontato dalla ragazza è ancora tutto da verificare. Ma soprattutto sostiene che le accuse, così come sono state formulate, siano del tutto infondate e le parole della presunta vittima siano completamente inattendibili.