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L'intervista al regista Renzo Carbonera, al secondo lavoro di finzione
LA CRISI DEI RAPPORTI UMANI NEL CORTOMETRAGGIO "LA CORSA"
Il lavoro girato nella periferia di Padova con un cast di eccellenza
Sullo sfondo notturno di una Padova di periferia, tra feste greche, locali poco frequentati e camere d'albergo, si avvita una storia d'amore clandestina. Diversi punti di vista e prospettive intessono un dialogo, tra uomo e donna, ma anche tra diverse provenienze, che sfugge verso una corsa senza meta. Sono alcuni dei tratti della storia raccontata ne La corsa, titolo del cortometraggio del talentuoso regista Renzo Carbonera, prodotto da FilmArt Studio, in collaborazione con Officina Immagini e con un cast artistico internazionale: Anita Kravos, già vista ne "La Grande Bellezza" di Sorrentino, Fabrizio Romagnoli, Vasco Mirandola. Nei nostri studi è stato ospite il regista 34enne al suo secondo lavoro di finzione ma con un importante percorso nel campo del documentario. Il corto “La corsa”, girato fra il 17 e il 19 febbraio tra Padova, Abano Terme, Noventa Padovana ed ora in fase di montaggio, racconta della crisi e del “consumismo” dei rapporti umani, sempre più fragili, aridi e “burocratizzati”. Questa la riflessione di Renzo Carbonera sulla decadenza delle relazioni, riflesso di un disequilibrio più grande che contamina la vita contemporanea.
Ma qual è la condizione di salute dell'arte cinematografica in Italia e in Veneto? Anche di questo si è parlato con il regista Renzo Carbonera.
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