Rinviato a giudizio un padre di famiglia residente alla periferia nord di Treviso
ABUSI SULLA FIGLIA DEI VICINI DI CASA: QUARANTENNE A PROCESSO
Vittima delle sua attenzioni una ragazzina di appena 11 anni
TREVISO – (gp) Violenza sessuale su minore. Questa la pesante accusa con cui è stato rinviato a giudizio un 40enne trevigiano, padre di famiglia. Vittima delle sue attenzioni sarebbe stata la figlia 11enne dei vicini di casa, che lo hanno denunciato facendo scattare l'inchiesta. Accusa ribadita dalla stessa ragazzina nel corso di un incidente probatorio. I fatti contestati risalgono all'inizio del 2013 e si sono consumati in un condominio alle porte di Treviso. La ragazzina, come spesso le capitava, sale dal secondo al terzo piano per incontrare e giocare con una coetanea, la figlia del presunto "orco". Suona il campanello e ad aprirle la porta è il padre dell’amichetta. Immediato l’abuso sessuale. L’uomo, difeso in aula dall'avvocato Elisa Berton, l’avrebbe stretta e baciata sulla bocca. Ma non sarebbe l'unico episodio. I genitori della piccola, con l'avvocato Giuseppe Pio Romano, hanno formalizzato la costituzione di parte civile con relativa richiesta di risarcimento danni: 100 mila euro. Nel corso dell’incidente probatorio la bambina, sentita in un luogo protetto, ha risposto alle domande del pm Sanzari, del giudice e dell’avvocato Berton. Non si trattò di un vero "confronto" ma un espediente voluto dalla Procura (che la difesa contesta) per cristallizzare gli elementi di prova raccolti dagli investigatori. Il 40enne, secondo l’accusa, avrebbe approfittato della familiarità con la piccola vittima per appartarsi con lei e dare sfogo ai propri istinti.