La deputata: "Giovani e donne costretti ad aprire partita Iva per lavorare"
"ESTENDERE GLI SGRAVI FISCALI ANCHE AI LAVORATORI AUTONOMI"
La richiesta avanzata da Simonetta Rubinato al governo Renzi
TREVISO - Estendere i nuovi benefici fiscali, messi a punto dal governo, anche ai giovani lavoratori autonomi. Lo chiede Simonetta Rubinato, deputata trevigiana del Pd e sindaco di Roncade. “Sono molti i giovani, e non solo, che pur di lavorare in un’azienda che non li assume come dipendenti, sono costretti ad aprire una partita Iva. Anche a loro, come più in generale alla platea dei lavoratori autonomi, a partire da coloro che lavorano per un unico committente, come ad esempio i free lance, va applicato il medesimo beneficio previsto per i lavoratori dipendenti fino a 25 mila euro”, spiega la parlamentare. Che ribadisce come questa sia “una battaglia di equità che va portata avanti anche per dare voce al territorio veneto dove la componente del lavoro autonomo è da sempre molto significativa”. Rubinato raccoglie così i numerosi appelli delle associazioni degli autonomi, perplesse dall'esclusione dai provvedimenti presentati dal premier Matteo Renzi. Per la deputata di Roncade non si può dimenticare questa fascia di lavoratori, spesso composta da giovani e da donne con meno tutele rispetto ai colleghi con contratti subordinati fissi. “Da una parte – sottolinea Rubinato - si deve fare in modo che le aziende siano incentivate ad assumere le cosiddette ‘finte’ partite Iva. Dall’altra, per le partite Iva che fatturano fino a 25 mila deve essere possibile estendere le stesse maggiori detrazioni”.