Sotto accusa un trentenne trevigiano: la vittima si è costituita parte civile
TORNA A CASA UBRIACO E STUPRA DUE VOLTE LA MOGLIE: A PROCESSO
In aula le audizioni di una dottoressa e un collega di lui, poi il verdetto
TREVISO – (gp) Le accuse nei suoi confronti sono pesantissime: violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. A rischiare grosso è un trentenne residente in un comune alle porte di Treviso trascinato in aula dalla moglie, con la quale è però in corso anche una causa di separazione. L'uomo, finito di fronte al gup Gioacchino Termini, ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con rito abbreviato (che in caso di condanna permette lo sconto di un terzo della pena), subordinato però alle audizioni di due testimoni: una dottoressa esperta in consulenze matrimoniali e un collega di lavoro dell'imputato. Stando alle accuse mosse contro di lui dalla moglie, l'episodio più grave si sarebbe verificato all'inizio del 2013. L'imputato, stando a quanto sostenuto dal pm Massimo De Bortoli, titolare delle indagini, avrebbe fatto rientro a casa completamente ubriaco e avrebbe costretto la coniuge a subire un rapporto sessuale. Lei si sarebbe rifugiata in bagno dopo l'amplesso e l'uomo l'avrebbe raggiunta e stuprata una seconda volta. Lasciati sfogare gli istinti del marito, avrebbe poi trovato rifugio dai vicini di casa denunciando il fatto alle autorità. Una volta scattata l'inchiesta sarebbero emersi altri particolari burrascosi della loro vita di coppia, tanto da portare alla seconda contestazione, ovvero quella dei maltrattamenti. Una vicenda però poco chiara secondo la difesa che sostiene che i fatti, così come raccontati dalla presunta vittima, non si siano mai verificati. Si tornerà in aula a fine maggio.