Presto anche Vicenza, nel coordinamento con Padova, Venezia
FOGLIO DI VIA AGLI ACCATTONI, DA MARTEDĂŚ SI PARTE A TREVISO
La polizia locale porterĂ in Questura i mendicanti molesti recidivi
TREVISO - Da martedì scatterà la linea dura del Comune contro l'accattonaggio molesto. Gli individui sorpresi dalla Polizia locale a mendicare e già più volte sanzionati, verificato tramite i servizi sociali che non si tratti di persone in effettivo stato di povertà, verranno accompagnati in Questura, perchè venga emesso nei loro confronti un “foglio di via”. Questa mattina a Ca' Sugana si è svolto un nuovo incontro per coordinare l'azione con Venezia e Padova e, parallelamente, con tutti i comuni della Marca sopra i 15mila abitanti. E a a breve nella “cabina di regia” dovrebbe entrare anche Vicenza. L'obiettivo, ribadisce il vicesindaco Roberto Grigoletto, è quello di stroncare le possibili organizzazioni criminali che gestiscono il giro di questuanti.
Le amministrazioni dei comuni capoluogo, nei prossimi giorni, saranno a Roma per incontrare le commissioni alle Politiche sociali e agli Interni di Camera e Senato: chiederanno normative specifiche in materia.
A Venezia, secondo i dati raccolti della Polizia locale, i soggetti coinvolti sono in media un'ottantina, ciascuno con proventi giornalieri di 20-25 euro, mentre a Treviso sono stati individuati circa trenta accattoni abituali e a Padova, nell'ultimo anno, sono state elevate oltre 600 multe per accattonaggio. Secondo l'amministrazione locale, però, a Conegliano ci sono alcuni questuanti che, stazionando davanti alle chiese, racimolano fino a 3mila euro al mese.
L'allontanamento, sottolinea il vicesindaco di Venezia Sandro Simionato, non può essere l'unico strumento, ma sarebbe un errore anche rimanere inerti di fronte ad un fenomeno in crescita Lo stesso assessore al Sociale di Treviso, Liana Manfio, tuttavia ribadisce come “il contrasto alla povertà sia più importante di quello all'accattonaggio”.
Intanto, per i cittadini, il consiglio è di essere cauti nel soddisfare le richieste di tali personaggi, come ribadisce Giovan Battista di Masi, assessore al comune di Padova.