Rispetto ai 26 anni di condanne in primo grado, i giudici veneziani scendono a 14,5
FALSI STAGE AGLI IMMIGRATI: PENE DIMEZZATE DALLA CORTE D'APPELLO
Per l'accusa chiedevano tra i 4 e i 10 mila euro promettendo lavoro
TREVISO – (gp) Dopo i 26 anni di carcere complessivi inflitti in primo grado, la Corte d'Appello di Venezia ha dimezzato le condanne per il giro di falsi stage formativi in alcune aziende trevigiane del settore dentistico e odontoiatrico. I giudici veneziani, dopo che la Cassazione aveva annullato parte della prima sentenza d'appello accogliendo il ricorso dell'avvocato Stefano Pietrobon (escluse le aggravanti della transnazionalità e dell'ingente danno), hanno inflitto 6 anni e 4 mesi di reclusione a Severino Santarossa, ex carabiniere 57enne di Santa Lucia di Piave e titolare di una ditta omonima, 2 anni 8 mesi e 20 giorni alla moglie Hasna Mettiaoui, 36enne marocchina titolare della “Dental Service Italia” di Villorba, 3 anni e 10 mesi a Nabila El Ghadif, 33enne amministratrice della “Omega società cooperativa” di Marcon e 1 anno e 8 mesi al marito Ivano Tonon, 43enne di Visnadello di Spresiano e titolare della “Dental Prestation Italia” con sede in Marocco. Promettendo ai truffati un lavoro oltre a un tirocinio tramite la società cooperativa “Omega”, i quattro, secondo l'accusa, adescavano gli stranieri direttamente in Marocco e si facevano consegnare tra i 4 e i 10 mila euro a seconda delle pratiche da svolgere, che venivano poi anche consegnate all'Ufficio Immigrazione della questura di Treviso.