Sfilati in aula i primi testi nel procedimento a carico del promotore finanziario
BUCO ALLA CREDIT SUISSE: AL VIA IL PROCESSO A DANIELE VIDOTTO
Il 50enne è chiamato a rispondere di appropriazione indebita e truffa
TREVISO – (gp) Ha ufficialmente preso il via il processo a carico di Daniele Vidotto, il 50enne promotore finanziario denunciato dalla Credit Suisse per cui lavorava, che scoprì l’emissione di assegni tratti dal conto di un ignaro cliente e versati all’azienda che stava ristrutturando la casa dell'imputato in zona Pescheria. Vidotto è finito di fronte al giudice per rispondere delle accuse di appropriazione indebita, truffa e violazione del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia.
I tre procedimenti distinti che lo vedono imputati sono stati riuniti dal giudice Leonardo Bianco che ha iniziato a sentire i primi testimoni. A fronte di un patteggiamento di 4 mesi dello stesso Vidotto per evasione fiscale, il pm Laura Reale (che ha ereditato il fascicolo dal pm Antonio De Lorenzi che ora lavora a Venezia) ha ritenuto di dover contestare all'imputato anche la recidiva specifica infraquinquennale. Secondo la Procura il promotore finanziario, radiato dall'albo nel luglio dello scorso anno, sarebbe riuscito a intascarsi negli anni oltre quattro milioni di euro distraendoli dai conti dei suoi clienti, in tutto circa una trentina. In realtà Vidotto, visto che molte delle contestazioni sono state archiviate perchè già prescritte, si trova a processo per una cifra che si aggira attorno ai due milioni di euro, e le parti civili sono rimaste soltanto quattro, mentre tutte le altre hanno già avviato una causa civile per cercare di recuperare le somme perse.