Indagato un 30enne per le ipotesi di reato di incendio doloso e tentata estorsione
ROGO IN UN APPARTAMENTO DI VIA BAILO: SOSPETTATO UN ARTIGIANO
Per la Procura di Treviso sarebbe stato lui ad appiccare le fiamme
TREVISO – (gp) Dopo quasi due mesi di indagini c'è un sospettato per l'incendio che ha semidistrutto un appartamento di lusso appena ristrutturato in via Bailo, proprio di fronte a Ca' Sugana. Si tratta di un artigiano 30enne di Treviso che è stato formalmente iscritto nel registro degli indagati per le ipotesi di reato di incendio doloso e tentata estorsione.
Il pm Mara De Donà, titolare del fascicolo, aveva da subito avuto la conferma che il rogo non fu accidentale. La relazione della polizia giudiziaria dei vigili del fuoco aveva sottolineato come nei locali fossero state trovate tracce di accelerante, quasi certamente benzina, utilizzato per appiccare le fiamme. Scavando tra i rapporti lavorativi della ditta Colusso, che da un paio d'anni si sta occupando della ristrutturazione dello stabile, la magistratura avrebbe puntato il dito contro l'artigiano.
Partendo dal presupposto che si tratta ancora di ipotesi di reato e che le indagini sono in fase preliminare, gli inquirenti hanno il forte sospetto che dietro l'incendio ci sia proprio la mano dell'indagato. Tant'è che gli è stato notificato un avviso di garanzia, è stata perquisita la sua abitazione e sono stati posti sotto sequestro un giubbotto e quattro paia di scarpe. Segno che chi ha appiccato le fiamme deve aver lasciato qualche impronta sul luogo del delitto e possa essere stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza piazzate in zona.