Venezia, il leader di Plebiscito.eu: "Grave attacco da parte dello stato italiano"
BUSATO: "ANNULLATO IL SIT-IN DI STASERA IN PIAZZA SAN MARCO"
Intervento della polizia in caso di manifestazione non autorizzata
VENEZIA - “Poco fa sono stato contattato dalle forze dell’ordine che mi hanno comunicato il divieto di manifestare per questa sera in Piazza San Marco. Mi hanno anche comunicato che in caso di manifestazione non autorizzata saranno tenuti a reprimerla, anche con la violenza. In questo momento di grave attacco da parte dello stato italiano verso lo straordinario processo democratico, pacifico e digitale che ha fatto saltare la testa a chi ha il terrore di dover andar a lavorare dopo che si interromperà il flusso di soldi che ci ruba, ho la personale responsabilità storica di assicurare una transizione pacifica e democratica verso il percorso costituente della Repubblica Veneta”. Con questa nota Gianluca Busato, coordinatore di Plebiscito.eu, ha annullato la manifestazione inizialmente prevista a Venezia alla luce degli arresti di oggi. "Nel momento in cui lo stato italiano perde la testa, noi dobbiamo averla ben salda al proprio posto. Vorrà dire che nelle trattative patrimoniali per l’indipendenza il gioco sporco che le autorità italiane stanno conducendo in questi giorni si tradurrà in un trattamento economico meno favorevole per loro. Si ricordino che la potenza economica siamo noi e gli straccioni falliti e parassiti sono loro.La manifestazione di questa sera in Piazza San Marco a Venezia è quindi rinviata alla settimana prossima. Non vogliamo infatti nemmeno sovrapporci alla manifestazione indetta da un altro movimento nel fine settimana, per ragioni di opportunità e di responsabilità nazionale. Rimandiamo quindi a venerdì 11 aprile, in piazza dei Signori a Vicenza, a partire dalle ore 19 una manifestazione bipartisan aperta a tutte le organizzazioni pacifiche e democratiche della Repubblica Veneta, nella quale dovremo essere decine di migliaia. Organizziamoci pacificamente e con determinazione per l’esercizio dell’indipendenza della Repubblica Veneta".