Il primo cittadino favorevole all'autonomia: "La Costituzione ci da delle possibilità "
MANILDO: "L'INDIPENDENTISMO NON È LA CURA AL DISAGIO DEL TERRITORIO"
"Aldilà degli eccessi, è innagabile il forte disagio di tutto il territorio"
TREVISO - “Penso non sia il momento di commentare le azioni della magistratura. Resta comunque una vicenda grave. La cura alla necessità di una maggiore autonomia del territorio non è l’indipendentismo che anzi credo, nelle sue esasperazioni, debba essere fermato. Il tema del disagio economico e sociale del Veneto deve essere però affrontato. Penso che invece di esasperare le istanze indipendentiste, debbano essere cercate altre strade in grado di condurre ad una maggiore autonomia. La Costituzione, attraverso l’articolo 132, ci da delle possibilità: si può per esempio pensare alla fusione di Regioni esistenti, nel caso del Veneto con il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia. Aldilà degli eccessi a cui stiamo assistendo, è innagabile il forte disagio di tutto il territorio regionale. Per questo le richieste dei sindaci dei comuni della Marca e dei capoluoghi veneti, sintetizzate nel Manifesto dei sindaci, assumono un valore ancor più rilevante. Più che alla tesi indipendentista guarderei alle proposte dei comuni che a fronte della rinuncia ai trasferimenti statali chiedono piena autonomia finanziaria con Imu e Tasi e totale responsabilità comunale. Questa è l’autonomia che chiediamo. Non è il momento di dividere, ma di trovare delle soluzioni che contemplino da un lato l’unità del nostro paese e dall’altro le crescenti necessità di autonomia dei territori, il tutto ponendoci in un’ottica di relazione virtuosa con l’Europa”.