Ex quadro direttivo dell'istituto di credito chiede di riavere il posto di lavoro
FA CAUSA A VENETO BANCA, COME TESTI VUOLE BERLUSCONI E VERDINI
Anche la giornalista di Report Milena Gabanelli tra i testimoni
TREVISO – (gp) Intenta una causa di lavoro contro Veneto Banca per ingiusto licenziamento e a testimoniare chiama l'ex premier Silvio Berlusconi, l'ex coordinatore nazionale di Forza Italia Denis Verdini e la giornalista di Report Milena Gabanelli. Un parterre di tutto rispetto che potrebbe sfilare di fronte al giudice Massimo Galli nei prossimi mesi. Ieri mattina inanto si è tenuta la prima udienza in cui sono stati ascoltati il ricorrente, un ex quadro direttivo alla Direzione crediti della sede di Montebelluna con anche una lunga esperienza da sindacalista Rsa nella Fiba Cisl, e la procuratrice speciale dell'istituto di credito che per chiudere la questione, stando a quanto riferito dall'avvocato Sergio Calvetti che rappresenta il ricorrente, avrebbe presentato un'offerta economica ritenuta però dalla controparte “non soddisfacente”. Il giudice ha così rinviato l'udienza fissando due termini per presentare delle memorie e per le repliche. Poi a inizio maggio deciderà se procedere con l'istruttoria e quindi se Berlusconi, Verdini e la Gabanelli dovranno presentarsi in tribunale a Treviso per essere ascoltati come testimoni. Per capire cosa c'entrino questi big della politica e del giornalismo con la controversia civile è presto detto. Secondo Veneto Banca l'ex dipendente avrebbe “passato” alla stampa dei documenti riservati che avrebbero svelato un finanziamento di 7,6 milioni di euro concesso dall’amministratore delegato dell'istituto di credito a Verdini. Era il 13 dicembre 2012 quando la notizia apparse sui giornali e una settimana più tardi, il 21 dicembre, l'ex dipendente venne sospeso in via cautelativa. E secondo l'ex quadro direttivo non sarebbe una casualità. Ma l'impugnazione al licenziamento punta il dito sulla trattativa che era in corso proprio in quel periodo tra le organizzazioni sindacali e Veneto Banca in merito alla cancellazione del premio di fedeltà da 10 milioni di euro accantonato dall’azienda, oggetto di una dura battaglia sindacale. E qui entrano in gioco le figure di Silvio Berlusconi e di Milena Gabanelli. Dopo che la notizia del prestito a Verdini divenne pubblica, nell'ottobre 2013 la trasmissione Report sosteneva che quei 7,6 milioni erano stati garantiti con una fidejussione personale dell’ex premier. La prova, secondo il ricorrente, che la fuga di notizie non è partita da Montebelluna ma da Roma, e quindi non sarebbe lui la “talpa”. Motivo per cui chiede di riavere il proprio posto di lavoro.