In aula Antonio e Loretta Velo con Marco Moretti, amministratore della Tmd Gmbh
CASO VELO: AL VIA IL PROCESSO AGLI EX VERTICI DELL'AZIENDA
L'accusa: frode fiscale da 4,2 milioni di euro, Iva evasa da 850 mila
ALTIVOLE – (gp) Al via il processo per la frode fiscale della Velo Spa. Dopo il patteggiamento a un anno di reclusione, pena sospesa, di Maurizio Pontarolo, amministratore delegato della “Tmd Gmbh”, la società tedesca sui cui conti sarebbe stato fatto transitare il denaro che dalle cartiere tornava alla Velo Spa, e la posizione ancora aperta di Marco Rossini, all'epoca dei fatti membro del cda dell'azienda di Altivole, sul banco degli imputati si sono seduti gli ex vertici della Velo spa, ovvero Antonio e Loretta Velo, e Marco Moretti, coamministratore di fatto della “Tmd Gmbh”. In aula sono sfilati i primi testi dell'accusa che hanno confermato quanto sostenuto dal pm Iuri De Biasi, titolare del fascicolo. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, Antonio e Loretta Velo (in concorso con Marco Rossini) sono chiamati a rispondere di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. In altre parole per riuscire a evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto avrebbero iscritto a bilancio una serie di fatture emesse per operazioni inesistenti da due società. Tredici in tutto quelle contestate, per un totale di imponibile fittizio di poco inferiore ai 4,2 milioni di euro che risulterebbe indicato nelle dichiarazioni del 2009 e del 2010, che si tradurrebbe in 850 mila euro di Iva evasa. Marco Moretti invece avrebbe fatto transitare il denaro, che effettivamente la Velo Spa avrebbe pagato alle cartiere sui conti della società, facendolo poi rientrare nella disponibilità dell’azienda di Altivole sempre a titolo di pagamento di altrettante fatture per operazioni inesistenti emesse dalla stessa Velo Spa.