Opposizione a un decreto penale di condanna per 18 ragazzi del Collettivo
DOPO L'EX TELECOM TOCCA ALL'EX IVA: ZTL ANCORA SOTTO ACCUSA
Il processo per i 4 giorni di occupazione rinviato a marzo del 2015
TREVISO – (gp) Venerdì scorso 25 ragazzi appartenenti al Collettivo Ztl Wake Up erano comparsi di fronte al giudice opporsi al decreto penale di condanna da 300 euro ciascuno firmato dalla magistratura trevigiana in seguito all'occupazione dell'ex Telecom di via Dandolo. A distanza di appena tre giorni, altri 18 ragazzi del Collettivo sono tornati in tribunale per opporsi a un altro decreto penale: stavolta quello relativo all'occupazione degli uffici dell'ex Iva di Castellana. Un blitz durato appena quattro giorni e compiuto agli sgoccioli della campagna elettorale per l'elezione del sindaco di Treviso. Si trattava dell'ennesima occupazione degli esponenti di Ztl Wake Up, dopo quella alla caserma Salsa di Santa Maria del Rovere (con tanto di spettacolo finale di Natalino Balasso), all'ex cinema Edison, all'ex Camuzzi e, appunto, alla sede dell'ex Telecom di via Dandolo, definita dagli stessi “organizzatori” un'azione dimostrativa per rilanciare il dibattito sulla mancanza di spazi per i giovani. Il collettivo aveva intenzione di fermarsi nell'area fino alle elezioni, ripulendola dall'abbandono in cui era lasciata da 10 anni quando venne chiusa dopo un'occupazione del Collettivo Invisibili che ospitò alcuni immigrati. Ci rimase solo quattro giorni, concludendo l'azione con un pranzo sociale in piazza Borsa. Lo stabile è ora di proprietà di una srl in quota pubblico-privata, e il collettivo Ztl aveva aperto le porte abbattendo i mattoni che le muravano.
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