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ASCOLTA AUDIO: "Un rinnovamento troppo radicale mette a rischio la continuità "
"VENETO BANCA NEL MIRINO, VALUTO UN'AZIONE LEGALE"
Intervista all'ex presidente del Tribunale e socio Giovanni Schiavon
TREVISO - Tutelare l'autonomia di Veneto Banca e dei suoi azionisti. Giovanni Schiavon, socio dell'istituto di credito montebellunese ed ex presidente del Tribunale di Treviso, osserva con preoccupazione le vicende della banca degli ultimi mesi, soprattutto le varie ipotesi di fusione con Popolare di Vicenza. Per Schiavon, in particolare, si è assistito ad una sorta di disparità di trattamento, con i controlli di Bankitalia concentrati solo su uno dei due soggetti coinvolti nella possibile operazione, Veneto Banca appunto, senza contare il clamore mediatico sul caso suscitato dalle frequenti dichiarazioni provenienti dalla banca berica. Proprio per questo, il magistrato sta valutando anche la possibilità di avviare un'azione legale collettiva a garanzia dei diritti dei soci. Fondamentale rimane la presenza di una banca di territorio, in grado di sostenere il sistema produttivo locale con le sue specificità. L'ex presidente del Tribunale non è troppo convinto neppure del rinnovamento radicale imposto agli organismi di governo della Popolare montebellunese: “Al di là dei nomi dei candidati, tutti di grande qualità, delle due, l'una: o i problemi c'erano anche in passato, e allora Bankitalia avrebbe dovuto intervenire prima, oppure perchè mettere a rischio la continuità?”, si domanda Schiavon. Dubbi, assicura, che solleverà anche nell'assemblea dei soci del prossimo 26 aprile, chiamata a votare il nuovo cda.
Nel link, l'intervista integrale all'ex presidente del Tribunale di Treviso, Giovanni Schiavon, andata in onda nel corso di Buongiorno Veneto Uno.