L'ex portiere di Milan e Manchester United in aula per rispondere alle domande
DAL CAMPO DI CALCIO ALL'AULA: MASSIMO TAIBI È IL TESTIMONE VIP
Sotto accusa per calunnia il figlio dell'ex pres. del Calcio Montebelluna
MONTEBELLUNA – (gp) Da un campo di calcio a un'aula di tribunale. Non da imputato, ma da testimone nel processo per calunnia che vede sotto accusa Andrea Michielin, figlio dell'ex presidente del Calcio Montebelluna Maurizio Michielin. Dopo aver vestito le maglie di Torino, Milan e Manchester United, ieri mattina il portiere Massimo Taibi ha risposto alle domande di pubblico ministero e difesa nel procedimento penale scaturito dalla contesa per il bar dello stadio di Montebelluna. Al tempo dei fatti contestati Taibi era direttore sportivo della società, a fianco del presidente Mauro Rossetto che l'aveva rilevata proprio da Michielin, e ha raccontato al giudice Leonardo Bianco la propria versione dei fatti. Proprio dal passaggio di proprietà sarebbero nati i problemi: nel contratto, siglato a fine 2010, sarebbe stata prevista la continuità nella gestione della club house dello stadio con un affitto simbolico di un euro da versare alla società di Rossetto. La nuova gestione avrebbe però deciso di chiudere il bar nel marzo del 2011, con tanto di cambio della serratura. A quel punto Andrea Michielin, secondo l'accusa, avrebbe fatto partire una querela per appropriazione indebita perchè nella club house messa sotto chiave ci sarebbero state attrezzature e una cassettina con del denaro di proprietà della vecchia gestione. Quell'inchiesta venne archiviata e la Procura decise dunque di procedere per calunnia nei confronti del figlio dell'ex presidente, ottenendone il rinvio a giudizio. La sentenza è attesa per fine novembre.