Sotto accusa il progettista Francesco Zorzi e il direttore dei lavori Corrado Tiziano
GRU SULLA SEDE DELL'EX PROVINCIA: CHIESTI 14 MESI DI CONDANNA
I fatti nella notte tra il 21 e il 22 maggio 2007 in via Cesare Battisti
TREVISO – (gp) Un anno e due mesi di reclusione. Questa la richiesta di condanna formulata dal procuratore generale Antonio De Lorenzi nei confronti dei due imputati per il crollo della gru sul tetto dell'ex sede della Provincia di Treviso di via Cesare Battisti nella tra il 21 e il 22 maggio 2007. Dopo essere stati assolti in primo grado, la Procura di Treviso aveva deciso di impugnare la sentenza nei confronti di Corrado Tiziano, 68enne residente a Cornuda e legale rappresentante dell'omonima ditta costruttrice responsabile dei lavori presso il cantiere di villa Annamaria, il bolognese Francesco Zorzi, 77 anni, progettista della “berlinese”, la struttura in micropali vicina alla gru. Il giudice Angelo Mascolo, in primo grado, aveva ritenuto non provato il nesso di causalità degli eventi per cui non è stato possibile definire le eventuali responsabilità. Il Tribunale dovrà stabilire se Corrado Tiziano avesse o meno autorizzato la collocazione della gru su un basamento le cui caratteristiche geologiche e di stabilità non erano state idoneamente accertate. Accertamento che avrebbe dovuto essere fatto sia in base alla comune esperienza sia perché prescritto dal piano di sicurezza e coordinamento. L'accusa per Francesco Zorzi era invece quella di aver concepito e progettato quale opera di impermeabilizzazione, sostegno e contenimento relativa all'area dello scavo prospicente la gru, una palizzata di micropali (la “berlinese”) che per caratteristiche geologiche dei terreni in cui andava infissa non offriva sufficienti garanzie di impermeabilità, al posto del previsto “diaframma” in cemento armato.