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"Se in Italia non è arrivato un movimento fascista è perché ci siamo noi"
DUEMILA PERSONE IN PIAZZA PER GRILLO "SIAMO PRONTI A GOVERNARE"
Dalle responsabilità dell'Europa sulla crisi, alla prospettiva per le pmi
TREVISO - Duemila trevigiani sono scesi in piazza dei Signori ieri sera per seguire il comizio di Beppe Grillo, venuto a dar man forte ai candidati alle elezioni europee del 25 maggio.
L'invettiva di Beppe Grillo inizia con la risposta al tedesco socialista Martin Schultz. “Dice che io sono sono Stalin? Ma come ti permetti di dare degli stalinisti a 10milioni di persone? A me, a noi del movimento, danno del violento. Non sanno cos'è Alba Dorata al 20% in Grecia, o il 22% di nazisti in Ungheria, oppure Le Pen in Francia. Se qui non è nato un movimento fascista violento ci devono ringraziare perché ci siamo noi che abbiamo fato da cuscinetto. ”
Il discorso volge poi rapidamente dalla crisi economica, con annesse responsabilità dell'Europa e della moneta unica, al referundum dei venetisti per l'indipendenza “Se qua fate un referendum e c'è più del 60% che vuol stare per i fatti suoi non mi stupisco. Voi avete tutto il diritto di fare un referendum per decidere della vostra autonomia perchè sono le persone che decidono, non qualcuno in alto”.
Grillo affonda a più riprese contro il sistema politico italiano, le cariche dello Stato e i vari esponenti di partito. “A questa gente non gli va giù che una persona possa mettersi in gioco senza avere un rientro economico. Ed ecco che hanno visto apparire in Parlamento, dopo quarant'anni, una nuova figura: l'onesto.” E non manca la critica sui casi di corruzione legati all'Expo “Sequestremo i beni alla politica come ora si fa con i mafiosi.” In chiusura Grillo si rivolge al tessuto economico veneto, alle piccole e medie imprese, lasciando quindi la parola prima all'imprenditore Massimo Colomban, fondatore di Permasteelisa, poi a David Borrelli, consigliere M5S nel 2009 e ora candidato alle europee. “Qui le tasse ci ammazzano – afferma Colomban - 2/3 del nostro stipendio se ne va in tasse e tributi. In Italia è impossibile far nascere le imprese. Qui prima falliscono le imprese poi finiscono le banche.” In conclusione il bilancio di Borrelli, referente dei grillini per le imprese in Veneto “Ho messo a disposizione dei nostri parlamentari la mia esperienza di imprenditore. E' stata del Movimento l'idea di compensare le cartelle esattoriali coi crediti d'imposta. Fosse stato fatto tre anni fa avremmo avuto qualche suicidio in meno”.
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