Treviso, il consigliere leghista: “Una assurdità , vista l’entità del finanziamento"
ORTI BOTANICI LASCIATI MORIRE LA PROTESTA DI MARIO CONTE
Ca' Sugana ha tagliato il contributo di 15mila euro per il mantenimento
TREVISO - “I due orti botanici trevigiani non devono morire: il sindaco si spenda in prima persona per mantenere in città questo gioiello trentennale, creato e gestito dall’Accademia del territorio. Se non ci sono 15.000 euro per contribuire alla loro sopravvivenza, si riduca il finanziamento e si faccia tutto il possibile per trovare sponsor o partner privati, come sarebbe compito di ogni Amministrazione lungimirante. Altrimenti dovremmo pensare che a Manildo interessano più le esigenze dei centri sociali che la vera cultura trevigiana”. Il consigliere comunale Mario Conte (Lista Gentilini) interviene sulla chiusura dei due Orti botanici cittadini, dopo la decisione dell’amministrazione comunale di tagliare il finanziamento da 15.000 euro necessario per la loro sopravvivenza. “Una assurdità, vista l’entità del finanziamento, che non è certo paralizzante per le casse di Ca’ Sugana. Ad esempio basterebbe che sindaco e Giunta mantenessero l’impegno pre-elettorale di tagliarsi i compensi, impegno naturalmente mai realizzato nonostante le proteste in seno alla maggioranza stessa. O che si risparmiassero gli inutili cartelli di divieto conseguenti a ordinanze-barzelletta che limitano il traffico lungo l’interno mura. Ma sentire che degli Orti visitati da tutta Italia chiudono, è una ferita che Treviso non merita, e questo perché il Comune non trova 1.200 euro al mese per tenerli in vita. Io non credo a questa mancanza di fondi: se il sindaco Manildo continuerà in questa sua assurda decisione, faremo le pulci ad ogni capitolo di bilancio, ad ogni delibera e ad ogni spesa decisa dalla Giunta, in modo da far sapere ai cittadini e sui social network dove vengono usate risorse potenzialmente preziose per la conservazione di un autentico gioiello per Treviso, quali sono gli Orti botanici”.