Il 53enne di Mogliano Veneto è stato stroncato quasi certamente da un malore
NESSUN GIALLO, MA L'AUTOPSIA SUL CORPO DI GIORGIO PEA SI FARÀ
Il suo cane Mosè non c'entra: ha cercato di svegliarlo e soccorrerlo
MOGLIANO VENETO – (gp) Sarà l'autopsia a fugare ogni dubbio sulla morte di Giorgio Pea, il 53enne titolare di alcune agenzie assicurative trovato morto nella sua abitazione di via della Croce a Zerman di Mogliano Veneto. Il magistrato di turno Massimo De Bortoli ha infatti disposto l'accertamento autoptico per escludere qualsiasi ipotesi diversa da quello del malore fatale. In un primo tempo si pensava potesse essere stato aggredito da Mosè, l'alano di proprietà dell'uomo trovato a fianco del cadavere: Giorgio Pea infatti presentava diversi graffi (e un morso). Ma l'ipotesi è stata rapidamente scartata a favore delle cause naturali del decesso: al contrario, i lividi testimoniano come il cane, compresa la difficoltà del suo padrone, abbia disperatamente cercato di risvegliarlo per poi rimanergli accanto fino all'arrivo di altri familiari prima di essere sedato.