Il gup respinge le richieste della difesa: il 54enne avrĂ comunque lo sconto di pena
STEFANO RIZZO VOLEVA UCCIDERE: PERIZIA PSICHIATRICA RIGETTATA
Abbreviato fissato a giugno: tentò di far fuori la moglie, ora parte civiel
CONEGLIANO – (gp) La difesa di Stefano Rizzo ha tentato di giocare l'ultima carta prima del processo, chiedendo oltre allo sconto di pena per il rito abbreviato anche una perizia psichiatrica. Ma il gup Gioacchino Termini ha rigettato l'istanza degli avvocati Barbara Curtufo e Annamaria Giovanetti fissando l'udienza preliminare per il prossimo 10 giugno, quando verrà emessa la sentenza. Il 54enne impiegato commerciale della Asco Tlc, accusato di aver premeditato il tentato omicidio nei confronti dell'ex moglie Gianangela Gigliotti, dipendente amministrativa dell'Ulss 7, non riuscendo poi nel suo intento, era dunque lucido al momento del fatto e come tale verrà giudicato. D'altra parte l'uomo, finito in carcere il 28 luglio scorso dopo quattro giorni di latitanza, nel corso dell'interrogatorio con il pm Barbara Sabattini, titolare delle indagini, aveva raccontato la propria versione dei fatti ricostruendo gli attimi del delitto e i motivi, sostanzialmente di natura economica, che avrebbero armato la sua mano. Rizzo aveva confermato e chiarito alcuni aspetti della vicenda rimasti oscuri agli inquirenti e dalle sue parole sembra aver preso forma anche l'ipotesi che gli investigatori avevano considerato inizialmente, mettendo sotto protezione il figlio di Rizzo: se quel giorno il giovane si fosse trovato in casa probabilmente avrebbe fatto la stessa fine. Supposizioni, certo, ma a conti fatti più che plausibili e che potrebbero servire all'accusa per delineare il profilo criminale dell'indagato. Intanto le condizioni della vittima, dopo una grave ricaduta, si sono stabilizzate anche se i danni fisici saranno purtroppo gravi e permanenti. La donna, con l'avvocato Mara Zanotto, ha formalizzato la costituzione di parte civile.