Mestre, era titolare a Treviso della "C maiuscola", ex collaboratore Verdesport
SOMMERSO DAI DEBITI: 33ENNE TREVIGIANO SI TOGLIE LA VITA
Nicola Bortolini è stato trovato morto lunedì a Mestre in via Pascoli
VENEZIA - Non riusciva a far fronte ai debiti e si è tolto la vita lunedì pomeriggio a Mestre, in un capannone di via Pascoli, impiccandosi con un cavo elettrico. Il corpo senza vita di Nicola Bortolini, 33 anni, è stato rinvenuto dal suo nuovo datore di lavoro, Giuseppe Mattiazzo, amministratore delegato di Expo Venice, la società fieristica che organizza il salone nautico al parco San Giuliano di Mestre. Bortolini lavorava per Expo da fine 2013 come responsabile dei servizi audio e video, un'occupazione che però non era stata sufficiente a farlo uscire da un forte malessere dovuto alla precedente attività lavorativa. In passato aveva collaborato anche per Marcasite, per Verdesport ed era stato titolare di un'agenzia di pubblicità a Treviso, la "C maiuscola". Il 33enne non ha lasciato alcun biglietto per spiegare il suo tragico gesto. La fidanzata Michela e gli amici più intimi non avevano avuto nessuna avvisaglia della tragedia che si è compiuta lunedì. I funerali si terranno venerdì alle 11 presso la chiesa parrocchiale di Selvana.
Parlano gli amici. “Le ragioni del gesto di Nicola sono del tutto inspiegabili. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile in tutti noi, amici e familiari, che sfortunatamente non abbiamo compreso quanto potesse essere angosciato dai problemi economici”.
Marco Bosa, ex socio di Nicola Bortolini, con cui aveva fondato nel 2012 l’agenzia di comunicazione C Maiuscola, ma soprattutto suo migliore amico dai tempi dell’università, è sconvolto dall’accaduto e non riesce a darsi una spiegazione: “Prima di fondare assieme la nostra società, Nicola aveva avuto un’altra esperienza imprenditoriale conclusasi con qualche difficoltà: nulla di irrisolvibile, che non fosse in grado di affrontare con l’aiuto della sua famiglia”. Nel luglio dell’anno scorso era uscito definitivamente da C Maiuscola, cedendo le proprie quote ad un nuovo socio, e trovando a novembre la nuova occupazione presso l’azienda veneziana: “Il periodo di lavoro fianco a fianco è stato sicuramente uno dei più belli vissuti insieme, eravamo affiatati e molto uniti, con sfide professionali importanti e coinvolgenti, era come quando all’università preparavamo insieme gli esami. L’azienda andava bene e la nostra sinergia era straordinaria, proprio perché nasceva prima di tutto dalla nostra lunga amicizia. Ma Nicola aveva ugualmente deciso di trovare una via professionale alternativa – quella con Expo Venice – che gli garantisse maggiore stabilità.” “Il nuovo impiego sembrava tagliato a posta per lui - conclude Marco Bosa - e da poco era andato a convivere con Michela, un obiettivo che da tempo perseguiva e che finalmente avevano raggiunto: anche per questo ancora non riesco a comprendere il perché di questo gesto estremo.”