Prima udienza per Issam Ouahadi, accusato del tentato omicidio di un connazionale
AGGUATO IN AGRITURISMO A COLPI DI MACHETE: AL VIA IL PROCESSO
L'episodio a dicembre nell'agriturismo Villa Fontana a Cavaso del Tomba
CAVASO DEL TOMBA - (gp) Al via il processo per Issam Ouahadi, il 33enne marocchino imputato di tentato omicidio per aver aggredito per vendetta un connazionale di 21 anni, giardiniere all'agriturismo Villa Fontana di Cavaso del Tomba. L'udienza è stata aggiornata al prossimo 10 giugno: il Tribunale ha infatti disposto l'accompagnamento coatto della vittima. Ouahadi è chiamato a rispondere anche dei reati di violenza privata, minaccia aggravata dall'uso di un'arma, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. I fatti contestati risalgono al 7 dicembre scorso quando l'imputato, quasi sfondando la porta d'ingresso dell'agriturismo di Cavaso del Tomba, avrebbe minacciato con un coltello la proprietaria costringendola a rinchiudersi in uno sgabuzzino. Il suo obiettivo però non era la donna, bensì il giardiniere 21enne, anche lui originario del Marocco. L'imputato sarebbe così salito al piano superiore entrando nella stanza del giovane. Armato di machete, lo avrebbe aggredito cercando di accoltellarlo. La vittima riuscì a parare il fendente con il braccio destro, procurandosi una profonda ferita e la frattura dell'ulna (lesioni giudicate guaribili in 40 giorni), e poi, saltando da una finestra, si diede alla fuga. Nel frattempo all'agriturismo arrivarono i Carabinieri di Pederobba, allertati da alcuni testimoni: davanti ai militari, il magrebino non oppose resistenza e si lasciò portare in caserma. Tra i due stranieri c'era vecchia ruggine: il 14 ottobre erano stati protagonisti di una lite in centro a Montebelluna. Ad avere la peggio, allora, era stato proprio Ouhadi, messo ko da una bottigliata in testa. E così, secondo gli inquirenti, avrebbe pensato di vendicarsi per lo sgarbo subìto.