Silea, portata al Ca' Foncello e medicata, indagine lampo dei carabinieri di Treviso
PAURA IN CIMITERO: 61ENNE RAPINATA E FERITA ALLA GOLA
In cella Christian Bordoli, era già stato in carcere per violenza sessuale
SILEA - “Stavo soccorrendo la signora”: sono state queste le uniche parole pronunciate da Christian Bordoli, 34enne di Silea, quando i carabinieri, coordinati dal comandante Stefano Mazzanti (nella foto), lo hanno fermato mentre cercava di nascondersi in un campo. Qualche istante prima aveva rapinato brutalmente della sua borsetta una 61enne di Casier all'interno del cimitero di Silea, in via Creta. La donna che era in visita presso la tomba del padre è stata sorpresa alle spalle dal bandito, ferita al collo con un coltello e spinta giu' per una scalinata dal malvivente. La 61enne aveva cercato inutilmente di divincolarsi dalla morsa dell'uomo, con una gomitata; lui, afferrata la borsa, ha spintonato violentemente la donna a terra ed è poi fuggito. L'episodio, avvenuto poco dopo le 15.30 di ieri, ha portato il 34enne nuovamente in carcere per rapina: dalla cella era uscito nel dicembre 2013, dopo aver scontato la pena per una violenza sessuale commessa su una ragazza nel 2006. Ad incastrarlo sono stati due coniugi che stavano entrando all'interno del cimitero ed hanno visto il malvivente mentre fuggiva via trafelato, con la borsa in mano. I carabinieri setacciando la zona hanno sorpreso Christian Bordoli mentre, ancora sporco di sangue, cercava di nascondersi in un canneto. La donna, sotto choc, è stata trasportata dai paramedici del Suem al Ca' Foncello di Treviso: ha riportato varie lesioni tra cui una frattura alla prima vertebra lombare, un trauma cranico ed una ferita lacero contusa al capo e al collo. La prognosi sarà almeno di trenta giorni.
Galleria fotografica