Nel prossimo mandata dovrà essere modificato anche il disciplinare
INNOCENTE NARDI CONFERMATO AL CONSORZIO DEL PROSECCO DOCG
"Primo obiettivo, valorizzare il nostro territorio"
VALDDOBBIADENE - Il consiglio di amministrazione del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore ha riconosciuto e apprezzato il lavoro fatto durante gli ultimi tre anni da Innocente Nardi, riconfermandolo all’unanimità presidente per il prossimo triennio. L’elezione è avvenuta giovedì 12 giugno. Ad affiancarlo nella sua attività saranno i vicepresidenti Valerio Fuson di Villa Sandi e Giuseppe Collatuzzo della Cantina Sociale di Conegliano e Vittorio Veneto. Toccherà a questi ultimi, infatti, raccogliere il testimone lasciato da Elvira Bortolomiol, contitolare della Bortolomiol, ed Enrico Spina, presidente della Cantina Sociale Colli del Soligo.
Innocente Nardi, 47 anni, sposato con Roberta e padre di Francesco, è contitolare assieme ai due fratelli dell’Azienda Agricola la Farra. Sotto la sua guida il Consorzio si era posto l’obiettivo di rafforzare il suo ruolo di simbolo del territorio nel mondo. “L’obiettivo prioritario di questo nuovo mandato sarà quello di tutelare e valorizzare ancora più il nostro territorio, candidato a Patrimonio Unesco. Esso è l’elemento principale per qualificare il nostro prodotto e renderlo unico e inimitabile” spiega Nardi. La seconda priorità nell'agenda del neo presidente è un maggior coinvolgimento degli associati, anche in vista alcune rilevanti decisioni da adottare riguardo al disciplinare di produzione.
Il cda del consorzio per i prossimi tre anni sarà composto da: Innocente Nardi, Cinzia Sommariva e Francesco Drusian a rappresentare i viticoltori; Giuseppe Buogo, Piero De Faveri, Giuseppe Collatuzzo, Lodovico Giustiniani e Paolo Bisol per i vinificatori e Valerio Fuson, Gino Cini, Lauro Pagot, Federico Dal Bianco, Loris Francesco Vazzoler, Elvira Bortolomiol e Giorgio Panciera per gli imbottigliatori. Il collegio sindacale sarà formato: Adriano Lorenzon, Andrea Curtolo, Ivo Nardi, Giovanni Buso e Michele Genovese.