TREVISO - "Gira del denaro falso, voglio controllare i soldi della sua pensione": con questo pretesto la truffatrice di turno, una sedicente addetta dell'Inps, è riuscita a rubare ad una vedova 83enne, disabile, residente in Borgo Cavour, una somma di 20mila euro. Erano tutti i suoi risparmi. Il raggiro, ricostruito dagli agenti delle volanti che ora indagano sull'episodio, è avvenuto nel corso della giornata di ieri ed era davvero ben architettato. Alle 12.30 alla porta dell'anziana bussa una donna, (circa 40 anni, descritta con capelli neri, dalla carnagione abbronzata e alta un metro e 60 circa): dice di aver conosciuto il marito dell'83enne, morto circa un anno fa, e con una scusa riesce ad entrare in casa. Durante la permanenza della donna arriva una telefonata all'apparecchio fisso dell'abitazione. L'anziana risponde: a chiamare è la sedicente direttrice dell'Inps che chiede alla padrona di casa se possa raggiungere gli uffici dell'ente previdenziale per dei "chiarimenti riguardanti la sua posizione". L'anziana risponde dicendo di non potersi spostare da casa, in quanto disabile. Dall'altro capo del filo la finta direttrice la rassicura: "Le mando una mia collaboratrice". L'ospite inattesa nel frattempo, conclusa la telefonata, si allontana dalla casa dell'83enne: tornerà alle 14, chiedendo di poter bere un caffè con lei. La strada per le due truffatrici, a questo punto, è in discesa. Presso l'abitazione dell'anziana arriva la finta addetta dell'Inps, si fa mostrare il denaro, finge di riporlo nella busta in cui era contenuto ed entrambe si allontanano, alla chetichella. L'anziana, insospettita, contatta la polizia: quando gli agenti delle volanti arrivano nella sua abitazione e aprono la busta (l'83enne non aveva più il coraggio di riaprirla dopo la visita delle due donne), troveranno al suo interno solo carta di giornale.
SECONDA TRUFFA IN VIA ALZAIA A TREVISONel pomeriggio di ieri una seconda truffa è stata messa a segno in via Alzaia ai danni di due anziani coniugi 70enni. Due ragazze, tra cui una giovane in dolce attesa, bussano alla loro porta chiedendo se avessero o meno dei vestiti usati da regalare. Con questa scusa le giovani entrano in casa, la visitano e si fanno mostrare l'orto. Intanto un'altra ragazza, loro complice, approfitta della distrazione dei padroni di casa: penetra all'interno da una porta lasciata aperta, prende dalla camera matrimoniale della coppia un collier in oro, e si dilegua senza farsi vedere dai coniugi. A notarla sarà un vicino di casa. Il terzetto di truffatrici si è dileguato poco dopo a bordo di un'utilitaria di colore grigio. Ai coniugi, dopo aver scoperto il furto, non resterà che chiamare la polizia e denunciare l'episodio. Un terzo episodio risale invece a martedì quando un'anziana, in piazza Dolfin a Treviso, è stata avvicinata da un finto finanziere che con la scusa di controllare il suo denaro l'ha alleggerita di 500 euro.