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Il nuovo coach del Benetton Rugby è stato ospite a Buongiorno Veneto Uno
OGGI IL RADUNO DEI LEONI CON IL DEBUTTO DI UMBERTO CASELLATO
"Saremo una squadra molto duttile, i tifosi vogliono già sapere tutto"
TREVISO - Stamattina si raduna il Benetton Rugby in vista della quinta stagione celtica: per la prima volta a guidarlo sarà Umberto Casellato, suo ex giocatore e già sulle panchine venete di Venezia, Rovigo e Mogliano. Rosa attualmente di 33 giocatori, ma si vuole arrivare a 42, quindi mancano ancora diversi elementi. Dove potrà arrivare una squadra profondamente rinnovata come quella dei Leoni? Risponde Casellato, ospite ieri a Buongiorno Veneto Uno: "Lavoreremo a testa bassa in un torneo impegnativo: le 10 gare a fine anno, con le 4 di Coppa, saranno terribili, lì vedremo che Benetton sarà. Ma l’esperienza di Parma, pur da assistente, sarà preziosa, mi ha fatto scoprire la Celtic. Parto con un buono spirito, spero quello di Mogliano, con lo staff c’è ottima sintonia. Voglio soprattutto che la squadra risolva le difficoltà da sola,. come faremmo noi allenatori: la panchina, se ha fatto un buon lavoro in settimana, durante la partita può anche starsene zitta.>
In quale modo avete ricostruito una squadra arrivata all'undicesimo posto?
"Vorremo essere autosufficienti nei test azzurri di novembre grazie ad una rosa più ampia dell’ultimo. Puntiamo su una squadra duttile, in grado di cambiare assetto e fisionomia a seconda delle condizioni meteo e dell’avversario che troverà. Ci saranno dei leader in campo ed i ragazzi si assumeranno precise responsabilità, primattori che dovranno scrivere il copione con noi: sarà una delle novità di quest‘anno. Certo, dispiace che qualcuno, che ha fatto la storia del Benetton fin dalle giovanili, se ne sia andato, persone eccezionali oltre che giocatori: nello sport fare delle scelte è naturale. Ma sto pensando anche a chi è restato, vedi Zanni e Pavanello ed i ritorni di Morisi, Favaro e Minto."
Quale accoglienza ha avuto per il suo ritorno a Treviso?
"La gente per strada mi ferma, chiede, vuole sapere, avverto tante aspettative: Mogliano faceva un rugby piacevole e tutti lo vorrebbero rivedere, vedremo di accontentarli, anche se gli avversari sono diversi. Rugby aperto, nella migliore tradizione trevigiana, movimento della palla di tutto il XV, ricerca degli spazi, varie opzioni a disposizione. Ai miei giocatori dico sempre: per far divertire i tifosi, i primi a divertirsi dobbiamo essere noi."