L'accusa di tentato omicidio derubricata nella più lieve di lesioni gravi
ACCOLTELLÃ’ UN CONNAZIONALE A UNA FESTA: PATTEGGIA DUE ANNI
A processo Apolinaire Gatpandan, domestico filippino di 33 anni
ODERZO – (gp) Due anni di reclusione con sospensione condizionale della pena. Questa l'entità del patteggiamento ottenuto da Apolinaire Gatpandan, il domestico filippino che nell'ottobre dello scorso anno accoltellò un connazionale durante una festa in un appartamento di via Arma di Cavalleria a Oderzo. Inizialmente all'uomo, assistito dall'avvocato Cristina Trotta, era stata contestata l'accusa di tentato omicidio e porto illegale di coltello ma i successivi accertamenti della Procura di Treviso, tra i quali una perizia medico legale, avevano stabilito come le ferite riportate dalla persona offesa non erano tali da causare il pericolo di vita. La posizione del 33enne si era dunque alleggerita già in fase d'indagine e di fronte al gup Umberto Donà era chiamato a rispondere del più lieve reato di lesioni gravi, oltre al porto illegale di coltello. A scatenare la furia del 33enne, secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Oderzo, sarebbe stato un diverbio avuto durante la festa. Dalle parole si sarebbe passati ai fatti tanto che Gatpandan finì per accoltellare il connazionale. Quest'ultimo venne ricoverato in rianimazione al Ca' Foncello ma la prognosi, inizialmente riservata, venne sciolta nel giro di pochi giorni visto che le sue condizioni di salute migliorarono visibilmente. Dopo il fatto Gatpandan si diede alla fuga ma venne trovato dai militari dell'Arma un paio d'ore più tardi mentre vagava a piedi non lontano dal luogo dell'aggressione. Per il 33enne scattarono le manette. Dopo l'interrogatorio di convalida dell'arresto, nel quale l'uomo si difese sostenendo di aver voluto soltanto spaventare il “rivale”, venne rimesso in libertà e sottoposto al solo obbligo di firma.