Il Tribunale del Riesame ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere
TANGENTI MOSE: GIOVANNI ARTICO TORNA A ESSERE UN UOMO LIBERO
L'ex sindaco di Cessalto: "Non sono nè un corrotto nè un corruttore"
CESSALTO – (gp) L'ex sindaco di Cessalto Giovanni Artico è tornato un uomo libero. Il tribunale del riesame ha infatti annullato l'ordinanza di custodia cautelare che lo aveva portato in carcere nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Venezia sulle tangenti del Mose. “Non sono né un corrotto né un corruttore” ha sottolineato l'ex primo cittadino che fino a 23 giorni fa (quando venne rinchiuso nel carcere di Ravenna) era funzionario della Regione Veneto e stretto collaboratore di Renato Chisso. Difeso dall'avvocato Rizzardo Del Giudice, Artico è accusato di aver ottenuto che la figlia venisse assunta dal gruppo Nordest Media, controllato dalla Mantovani, in cambio del via libera a un progetto da 6 milioni di euro affidato all'azienda di Piergiorgio Baita. Assunzione che sarebbe stata caldeggiata direttamente da Renato Chisso. I giudici del Riesame, nell'annullare l'ordinanza di custodia cautelare, hanno dato credito alla testimonianza fiume (oltre tre ore) resa dal diretto interessato nel corso dell'interrogatorio che ha permesso, affiancata a una memoria difensiva allegata al ricorso, di sgonfiare le contestazioni della Procura di Venezia. “Ho patito moltissimo – ha dichiarato Artico – E' stata un'esperienza che mi ha provato. Sapere di essere innocente e sapere che fuori la mia famiglia mi stava aspettando mi ha dato la forza per superare questo momento”.
L'AVVOCATO RIZZARDO DEL GIUDICE: "SMONTATE LE ACCUSE"
“Era stupefacente l'enorme differenza tra le varie posizioni degli indagati. Quella di Giovanni Artico (nella foto a lato) era sideralmente lontana da quelle più gravi. Ma soprattutto le accuse a carico del mio assistito risultavano e risultano generiche oltre che infondate”. Parole dell'avvocato Rizzardo Del Giudice, difensore dell'ex sindaco di Cessalto. Il legale ha sottolineato come Artico abbia “smontato le accuse. Si è interessato del futuro della figlia – aggiunge – che aveva già altre richieste di lavoro. Nelle 12 pagine degli atti che riguardano l'ex sindaco non c'era nulla che potesse motivare una custodia cautelare in carcere. Artico non solo non ha mai preso un euro, ma nemmeno un caffè”. E in merito alla decisione presa dai giudici del tribunale del riesame, l'avvocato commenta: “Il provvedimento che ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare è una misura forte che lascia quindi intendere che l'intera vicenda giudiziaria andrà vista sotto una nuova luce”.