Montebelluna, i carabinieri hanno rinvenuto, dissotterrate, granate e altre bombe
CECCHETTO È FUORI PERICOLO, UN ARSENALE NEL GIARDINO DI CASA
Il 44enne sabato era stato ferito dall'esplosione di un ordigno bellico
I carabinieri di Montebelluna, ispezionando l'abitazione dell'uomo con l'ausilio degli artificieri del 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine, hanno rinvenuto altri ordigni simili a quello che accidentalmente il 44enne ha fatto esplodere. Si tratta di armi e munizioni da guerra, tutti risalenti al primo conflitto mondiale, che erano nascoste in un anfratto nel giardino di casa dell'uomo, in via Cal di Mezzo a Caonada. La bonifica dell'abitazione del giardino è proseguita per tutta la giornata di oggi. Sono state portate via dagli artificieri: una granata modello lungo, quattro granate modello corto, tutte da 149 mm, una granata da 120 mm, una cartuccia modello "Very" ed una bomba a mano modello M16. L'episodio che ha provocato il ferimento di Cecchetto è avvenuto alle 16.30: l'uomo, stando a quanto sono riusciti a ricostruire i carabinieri, stava tentando di aprire l'ordigno utilizzando un flessibile. Il 44enne, grande appassionato di armi, era già stato arrestato dai carabinieri di Montebelluna nel luglio del 2012 sempre in seguito ad un suo ferimento, dovuto all'esplosione di un proiettile di fucile della Grande Guerra che stava armeggiando (aveva dato alcuni colpi di martello ad un proiettile cal. 7.35 di un Moschetto 1981). All'epoca furono lievi le lesioni riportate dal 44enne (alla mano, all'avambraccio e al torace) che dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale a Montebelluna potè fare ritorno a casa, a regime di arresti domiciliari; i militari giunti sul posto sequestrarono e consegnarono al Genio civile un ampio quantitativo di materiale bellico ed in particolare un ordigno da mortaio e tre spolette esplosive per obice. Per quell'episodio il 44enne venne condannato a nove mesi di reclusione.