Condannato a 3 mesi per non aver versato l'assegno di mantenimento alla donna
STEFANO RIZZO FACCIA A FACCIA CON L'EX MOGLIE DOPO UN ANNO
Gianagela Gigliotti in aula dopo essere stata colpita quasi a morte
CONEGLIANO - (gp) A distanza di quasi un anno si sono ritrovati faccia a faccia. Da una parte Stefano Rizzo, il 54enne impiegato commerciale della Asco Tlc condannato a 12 anni e 2 mesi di reclusione per aver premeditato il tentato omicidio nei confronti dell'ex moglie, dall'altra proprio Gianagela Gigliotti, la dipendente amministrativa dell'Ulss 7 rimasta invalida al 90% e non autosufficiente dopo quella terribile serata del 24 luglio scorso. Accompagnata dal figlio (che sarebbe scampato alla furia di Rizzo soltanto perchè non si trovava in casa in quel momento), la donna ha testimoniato di fronte al giudice Cristian Vettoruzzo nel processo che vedeva imputato il suo ex marito per non aver versato gli assegni di mantenimento dopo la separazione. Una testimonianza straziante, come l'ha definita il legale della Gigliotti, l'avvocato Mara Zanotto, la quale ha anche sottolineato come una persona normale, come potrebbe essere definito Rizzo, possa arrivare a commettere un delitto così efferato e non versare nemmeno una lacrima nel vedere le conseguenze delle sue condotte una volta messo di fronte all'ex moglie. L'uomo, che si era opposto a un decreto penale di condanna di 3.750 euro in sostituzione di 15 giorni di arresto, è stato condannato a tre mesi che si andranno ad aggiungere (una volta passati in giudicato) ai dodici anni e due mesi rimediati per il tentato omicidio. E proprio nel giorno in cui Stefano Rizzo e l'ex moglie si sono rivisti per la prima volta dopo quella sera di follia, il gup Gioacchino Termini ha depositato le motivazioni di quella sentenza. In 14 pagine il giudice ha ripercorso gli attimi terribili in cui Rizzo è entrato in casa e senza dire una parola ha colpito Gianangela Gigliotti alla testa e alla nuca con un'accetta. Una violenza che si è protratta anche quando la donna si trovava a terra, tanto che lei stessa, prima di perdere i sensi all'arrivo dei carabinieri e del figlio, ha riferito che a colpirla era stato l'ex marito. Tra le righe si legge inoltre che Rizzo aveva piena consapevolezza di quanto ha commesso, tanto da modificare una lettera scritta un mese prima alla sua convivente (che doveva sembrare un ultimo messaggio prima di suicidarsi) in cui afferma di essersi tolto l'ultimo peso che aveva dentro, concludendo con un “l'ho fatta fuori”.