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Il ruolo delle api in natura, come nella storia e nelle religioni
"SOGNAVO DI FARE IL CONTADINO, MA HO CAMBIATO: ALLEVO API"
Sandro Meneghel, dell'Apicoltura Parco dello Storga, si racconta
TREVISO - (ag) “Quando ero bambino nascondevo dei vasi di terra con delle piante sotto il letto. Abitando al secondo piano, era una cosa un po' insolita. Poi a 14 anni un amico mi ha concesso un pezzettino di terreno dove ho potuto piazzare due alveari. Che un po' alla volta sono diventati 4, 20, 50...” Inizia così la storia dell'apicoltore Sandro Meneghel, 30 anni, tecnico apistico della Regione Veneto, membro dell'associazione Api Marca e da tre anni titolare dell'Apicoltura Parco dello Storga, attività da lui stesso fondata per seguire la sua passione.
Ospite nei nostri studi, Sandro ci spiega cosa vuol dire allevare api e quali sono i pericoli che minacciano la loro esistenza. “Le api, come ogni altro animale domestico, hanno bisogno di essere accudite, aiutate. Paradossalmente le api vivono meglio in centro che in campagna a causa dell'uso, spesso esagerato, di fitofarmaci.”
Tante le questioni toccate durante l'intervista: dal perché preferire il miele a km 0 a quello importato, al ruolo dell'ape nella storia e nelle religioni.
Con Sandro Meneghel, che gestisce i propri alveari in località Madonnetta di Santa Maria del Rovere, abbiamo inoltre parlato di una campagna di raccolta firme lanciata da alcuni attivisti per chiedere al sindaco Manildo una legge che tuteli formalmente entrambe le sponde del fiume Storga.
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