I ragazzi del Collettivo hanno affisso uno striscione lanciando la nuova offensiva
BLITZ DI ZTL ALL'EX CAMUZZI: "SIAMO PRONTI A OCCUPARE"
"La sveglia è suonata, Treviso reclama spazi" è il nome della campagna
TREVISO – (gp) Il Collettivo ZTL, dopo aver perso il bando per l'assegnazione dell'ex ACTT di piazzale Duca d'Aosta (assegnato alla Rete degli Studenti Medi assieme alle associazioni Anpi, Libera, Auser, Udu, Spi - Cgil e CittadinanzAttiva) ha deciso che “la sveglia è suonata” e che “Treviso reclama spazi”. Proprio con questo slogan gli attivisti di ZTL hanno affisso uno striscione sul bastione dell'ex Camuzzi di via Roma accompagnando l'azione dimostrativa con un lungo post su Facebook in cui vengono snocciolati i motivi per cui promettono di tornare a occupare degli spazi vuoti in città. Ecco quanto postato dal Collettivo ZTL wake up:
Questo è il nome della campagna promossa dal collettivo ZTL wake up che da oggi parte in città con l’obiettivo di portare un segnale forte sulla questione degli spazi di autogestione. ZTL è stata protagonista negli ultimi 2 anni di un’intensa battaglia che si è articolata in numerose occupazioni, flash mob, momenti culturali e musicali in piazza e che ha saputo squarciare il velo di immobilismo che ormai da troppo tempo, anche dopo il cambio di amministrazione, avvolge la città su tutto il tema generale della vivibilità di Treviso sia in termini di proposta culturale sia in termini di spazi d’aggregazione. Nell’ultima di queste occupazioni che si è data all’ex FILT, sotto il cavalcavia della stazione, siamo riusciti a strappare all’amministrazione nella figura del sindaco Giovanni Manildo, la promessa che a patto che noi fossimo usciti spontaneamente dallo spazio occupato, sarebbe stato fatto uscire un bando e ZTL dopo essersi costituita in associazione avrebbe ottenuto in concessione uno spazio. Dopo avere aspettato 8 mesi, quindi ben oltre qualsiasi limite stabilito, il comune si è espresso e dei 2 spazi del bando di assegnazione l’ex FILT e l’ex ACTT nessuno è stato assegnato a ZTL. L’amministrazione si è quindi rifiutata di riconoscere il valore socioculturale e politico di ZTL, che è stato poi il soggetto senza la cui spinta non ci sarebbe stata l’apertura del bando, e con una scelta tutta politica l’ha escluso dal bando andando ad assegnare l’ex ACTT a una cordata di associazioni che fanno capo alla Rete degli studenti medi, associazione che ha continuamente denigrato e condannato questi 2 anni di lotte ed occupazioni. Condanniamo lo sciacallaggio politico di chi incapace di avere qualsivoglia discorso o intervento sul territorio sa solo sfruttare e parassitare il frutto di iniziative di altri e dall’altra parte siamo pronti a rilanciare con ancora più forza la nostra lotta. Di buchi neri ce ne sono ancora tanti e di sicuro non abbiamo paura di aprire qualche altro lucchetto. ZTL parla sì di cultura e aggregazione ma anche di reddito, di diritto alla casa, di dignità del lavoro, di antifascismo, di lotta alla speculazione, di difesa del territorio e di tanti altri temi che davanti alla violenza della crisi e delle misure di austerity hanno l’urgenza impellente e inderogabile di avere uno spazio dove esprimersi meticciarsi e potenziarsi. Se il comune questo non lo capisce e non comprende come con ciò in gioco non ci siano miseri interessi politici ma la dignità delle vite di tutti siamo pronti già da adesso a promettere: #manildostaisereno ci vediamo alla prossima occupazione!