TREVISO - “Ricordatelo”. Sottinteso: anche quando vai in ferie. E' questo lo slogan della campagna promossa, come ogni estate, dalla Provincia di Treviso contro l'abbandono degli animali domestici. Abbandonare un cane, un gatto o un altra bestiola, oltre a essere un
gesto incivile, è un reato secondo l'articolo 727 del Codice Penale, perseguito in Italia con l'arresto fino a un anno o con l'ammenda da mille a diecimila euro. La nuova campagna si compone di una serie di fototessere di cani che ricordano i loro bisogni: non mi lavo da solo, non uso il wc, ho bisogno di spazio. Obiettivo, porre l’attenzione e aprire un dialogo sul fatto che, ancora oggi, ci sono persone che scelgono di avere un animale domestico senza la giusta consapevolezza, trattandolo come fosse un giocattolo e non un essere vivente con i suoi bisogni e le sue necessità. La campagna vuole far riflettere su cosa comporta avere un animale in casa: sacrifici, responsabilità e impegno. Con l'hashtag (cioè la parola chiave su Twitter) #iveribastardivannodenunciati, inoltre, si punta a raccogliere e condividere commenti, considerazioni, esperienze personali su questo argomento.
“E' nostro dovere difendere i diritti di chi non ha voce – commenta Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso – sono sempre di più le persone che amano gli animali ed è in atto un vero e proprio cambiamento nella coscienza collettiva. I nostri amici a quattro zampe hanno tutto tranne che la parola, quindi spetta a noi fare in modo di assicurare i criminali alla giustizia. Ricordiamoci che l'abbandono di un cane o di un animale domestico lo condanna a morte quasi sicura ed è anche causa di incidenti stradali. Solo in Veneto, sono circa 9.000 ogni anno i cani che entrano nei canili”.