TREVISO - Gli artigiani trevigiani bocciano il governo Renzi. L'insufficienza arriva da un sondaggio, promosso dalla Confartigianato della Marca e realizzato dalla società specializzata Idea Tolomeo: il 60% degli oltre duecento imprenditori intervistati esprime un
giudizio negativo sull'operato del governo, a fronte di un 36% che lo promuove. Più benevole le ditte del manifatturiero (44,8% di opinioni positive) rispetto a quelle dei servizi (neppure il 21%) e quelle al di sopra dei sei dipendenti (49,8) rispetto alle “micro” (26,8).
Ancor più netto il parere sulle politiche economiche: uno su tre dà un voto scadente alle misure a favore delle imprese, un altro 30% non va oltre il 5. Gli stessi 80 euro in busta paga sono ritenuti del tutto inutili dal 37,5% del campione o comunque poco efficaci da un ulteriore 23,2. Tra le priorità, gli imprenditori della Marca mettono al primo posto la riduzione del cuneo fiscale nel costo dei dipendenti (lo indica il 58,3% del campione). A motivare l'umore nero che si respira nelle aziende trevigiane, secondo Sergio Maset che ha curato la rilevazione, i dati economici: "Da tredici trimestri consecutivi, con un'unica eccezione, l'andamento del Pil è negativo - spiega il ricercatore -. Ma in quest'ultimo trimestre si aggiunge il fatto che, a tirare verso il basso l'indice, è anche, per la prima volta, il calo delle esportazioni". Il presidente provinciale della Confartigianato della Marca, Renzo Sartori, riconosce un crescente disincanto tra la categoria: “So che molti piccoli imprenditori fanno egregiamente la loro parte, giorno dopo giorno, mandando avanti l'azienda. Ma il Paese ha bisogno di spinta non solo economica, ma anche morale, civile ed etica”. Nonostante tutto, però, gli artigiani non paiono abbandonarsi a proteste radicali: la maggioranza relativa (46,3, tre punti in più dei contrari) invita a rispettare il patto di stabilità europeo e più del 59% si dice contrario allo sciopero fiscale. “Occorre però una classe politica in grado di esserne consapevole e di saper azionare questi strumenti della democrazia – ribadisce il presidente -, classe che nel Veneto, con poche isolate eccezioni, continua a latitare”.
Nel link, il commento dell'onorevole trevigiana del Pd, Simonetta Rubinato..