TREVISO - (gp) Le multe per eccesso di velocità lungo la Tangenziale potrebbero essere considerate tutte nulle. La Corte di Cassazione, con un'ordinanza emessa dalla seconda sezione civile e depositata lo scorso 7 agosto, ha infatti ritenuto incostituzionale la norma che esenta gli autovelox dall'obbligo di taratura e verifica periodica, dimettendo gli atti alla Corte Costituzionale. In attesa che la Consulta si pronunci, l'ordinanza consente a tutti coloro che hanno già presentato ricorso davanti al giudice di pace, e che hanno quindi un giudizio pendente, di richiedere la sospensione della sanzione principale e di quelle accessorie (come la sospensione della patente di guida o la sottrazione dei punti). Uno dei primi a sfruttare questa possibilità è stato un automobilista trevigiano, che si è affidato all'avvocato Fabio Capraro, dopo essere stato beccato a viaggiare a quasi 140 km/h in Tangenziale, rimediando una multa di 544,53 euro. Il legale ha infatti depositato ieri mattina un'istanza in tribunale chiedendo che la sanzione amministrativa comminata al suo assistito venga immediatamente sospesa, allegando ovviamente anche il testo dell'ordinanza della Corte di Cassazione, in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci. A questa ha anche aggiunto un'ulteriore richiesta, ovvero che il giudice ordini al Comune di Treviso di fornire la prova che Ca' Sugana ha sottoposto a taratura, di anno in anno, gli autovelox lungo la Tangenziale. Nel caso non lo avesse fatto, secondo l'avvocato Capraro potrebbe essere ritenuto un elemento sufficiente per chiedere la sospensione della multa, e con ogni probabilità anche l'annullamento. La questione sollevata dalla Cassazione ha avuto origine dal ricorso presentato da due automobilisti e rigettato dal giudice di pace di Mondovì, in provincia di Cuneo. Anche in appello il tribunale di Torino aveva respinto le istanze dei due ricorrenti, che avevano così deciso di rivolgersi alla Suprema Corte ritenendo illegittima la multa. I giudici romani, rilevando che la legge consente, o meglio, non impone che gli autovelox vengano periodicamente tarati, ha così chiesto conto alla Corte Costituzionale per sapere se, come paventato dall'ordinanza, questa norma del codice della strada debba essere rivista. Se la Consulta dovesse dunque stabilire che gli autovelox fissi per fungere da prova di infrazione debbano essere sottoposti a prove di verifica periodiche e non solo semplicemente omologati, le multe elevate lungo la Tangenziale di Treviso sarebbero nulle.