ASCOLTA IL SERVIZIO ON-LINE |
AUDIO Remo Mosole ricorda: "Nani al Giro del Lazio nel 51' con Alfredo Martini"
IL MONDO DEL CICLISMO IN LUTTO È MORTO GIOVANNI PINARELLO
Aveva 92 anni, domani alle 15.30 al Duomo saranno celebrati i funerali
TREVISO - Grave lutto nel mondo del ciclismo. E' morto nel tardo pomeriggio di ieri Giovanni "Nani" Pinarello: aveva 92 anni. L'anziano fondatore della storica azienda trevigiana, leader mondiale nella costruzione e realizzazione di biciclette da corsa e non solo, si è spento al Ca' Foncello dove era giunto per un malore, accompagnato dalla figlia Carla. Giovanni Pinarello, nato a San Sisto di Villorba, gareggio tra i professionisti nel primo dopoguerra e nel 1951 conquistò la maglia nera, lo storico premio per l'ultimo della classifica della corsa rosa. Si tratta del secondo grave lutto che colpisce la famiglia Pinarello nell'arco di pochissimi anni: nell'agosto del 2011 morì il figlio di Giovanni, Andrea, ad appena 40 anni di età, vittima di un infarto mentre stava partecipando ad una gara amatoriale in provincia di Gorizia. I funerali saranno celebrati domani al Duomo alle 15.30.
Il cordoglio di Zaia. “Se ne va non solo un grande capitano d’azienda fondatore di un’impresa simbolo del nostro territorio, ma ci lascia un uomo dai grandi valori che ha tracciato un segno profondo nella storia del ciclismo e della nostra comunità. Una figura che deve essere da esempio per tutti i nostri giovani. Il mio cordoglio alla moglie Ida, ai figli Carla e Fausto, ai nipoti e a tutti i famigliari per una perdita che lascia un grande vuoto in tutti noi”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime il suo cordoglio per la morte di Giovanni Pinarello. “Una persona straordinaria – spiega il Presidente – che ha fatto della tenacia, della determinazione, dello spirito di sacrificio e dell’onestà i suoi punti di riferimento prima sulle due ruote e, successivamente, alla guida di un’azienda che ha costruito, con il sudore della fronte, mattone dopo mattone facendola divenire un simbolo del Made in Veneto e del Made in Italy. Giovanni è l’esempio del Veneto coraggioso che ha saputo conquistare il mondo partendo dalla fatica e dal lavoro di ogni giorno prendendo gli appunti sui primi modelli da realizzare sul palmo della mano per non dimenticarsi nulla”. “Un punto di riferimento e l’asse portante di una famiglia straordinaria, che continua ad essere ambasciatrice della Marca nel mondo ed è sempre impegnata nelle iniziative di solidarietà e di beneficienza. Il ricordo di “Nani” resterà vivo in tutti noi – conclude il Presidente – e la comunità trevigiana e veneta non si dimenticherà di chi ha dato tanto al nostro territorio. Il mio pensiero affettuoso va ai famigliari in un momento così doloroso”.