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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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VIDEO Operaio 20enne costretto dai pusher a pagare un debito di 500 euro

DROGA NON PAGATA: PESTATO A SANGUE A COLPI DI MANGANELLO

Arrestato 23enne kossovaro, per lui il braccialetto elettronico


ODERZO - Minacce di morte o di ristorsione nei confronti dei famigliari, intimidazioni di ogni tipo e violenze a colpi di spranga e manganello. Era questo il trattamento da “arancia meccanica” che due pusher riservavano ai propri clienti se questi non pagavano la droga, in particolare marijuana, che loro fornivano. La maggior parte delle vittime di questo tipo di violenze non hanno mai voluto denunciare i propri aguzzini, temendo ulteriori conseguenze. A spezzare il silenzio è stata la madre di un giovane 20enne di Oderzo che ha deciso di raccontare ai carabinieri quanto aveva subito il figlio, nella scorsa primavera. Il giovane era stato avvicinato dagli spacciatori, costretto a salire nella loro auto, portato in un luogo isolato e picchiato selvaggiamente a manganellate, in particolare al capo. Il motivo? Non era riuscito a trovare i 500 euro che doveva ai malviventi per una partita di marijuana che aveva ricevuto. Il giovane, sotto choc, ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell'ospedale di Oderzo per medicare le ferite riportate alla testa: messo alle strette ha poi confessato tutto alla madre. Dopo una lunga indagine i carabinieri del reparto investigativo di Treviso, coordinati dal pm Iuri de Biasi, hanno arrestato un operaio kossovaro di 23 anni residente a Salgareda e denunciato il suo braccio destro, un albanese di 26 anni, anche lui operaio che vive a Ponte di Piave. Entrambi devono rispondere di tentata estorsione e lesioni aggravate. Il 23enne vanta già altri precedenti per aggressioni di questo genere: la più cruenta lo scorso gennaio quando aggredì selvaggiamente, sempre per debiti di droga, un giovane di Sandonà che riportò gravissime lesioni al volto. Il gip del tribunale di Treviso, Umberto Donà, ha disposto gli arresti domiciliari per il 23enne e l'applicazione della misura del “braccialetto elettronico”. Nel video il commento del comandante del reparto investigativo dei carabinieri di Treviso, Nicola Darida.

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