MARTELLAGO - La personalità di Cavazzano è tale quale i suoi segni-disegni che prepara per Walt Disney, del cui amato inventore vedo tratti fisici e intellettuali simili al nostro Giorgio: Spiritosi, allegri, espressivi. Cavazzano è la persona che desideri incontrare, con cui desideri discorrere di qualsiasi argomento, con cui desideri fare insieme un percorso in Campo.
Memori del successo mirabile della tappa di andata, era forte il desiderio di partecipare al meeting ritorno, che è stato sostenuto da una giornata radiosa (finalmente) con clima perfetto. Dalle 9 del mattino le partenze si sono susseguite fino alle 13. Il Campo aveva subito le incessanti piogge che hanno condizionato l’estate, ed era pertanto pesantuccio, anche se agibile (il CBA ha poi registrato -2). La voglia di vincere i bellissimi premi in palio, vedeva i concorrenti cercar subito di dare il meglio di se. E, infatti, sono emersi i bravi.
Hanno primeggiato sul netto:
In prima categoria - Michele Guglielmo con punti 33
In seconda categoria – Filippo Fasolo con punti 37
In terza categoria – Luciano Franceschi con punti 44
Il lordo è andato a Lorenzo De Vecchi con punti 27; dimostrando la sua resistenza e l’ottima padronanza del Campo, si è laureato campione della giornata. Un plauso a Carlotta Gianolla, testa di serie del bel gruppo giovanile di Cà della Nave. Pur nella sua giovane età, ha vinto il 1° lady.
Premio speciale a Carlo Speronello che, di seconda categoria, si è aggiudicato quella posizione in cui con maliziosità andiamo a guardare, ed è di conforto il non trovarci.
Il terzo tempo, nella sua definizione mutuata dal rugby, è stata una bellissima festa. I robusti appetiti si son trovati davanti alle raffinatezze, che val la pena di citare, preparate espressamente da Luca Di Vita, titolare del famoso salotto-ristorante veneziano “Osteria alle Testiere”: Tartare di pesce spada allo zenzero e coriandolo freschi, Crudo di baccalà, Involtini di tonno affumicato con mascarpone caprino e germogli di erbe aromatiche, Pennine integrali con granchio e salicornia, Gnocchetti con capasanta, Asiago “d’allevo”, Blu del Moncenisio. Anche il vino opera del De Vita: eccellente Prosecco sur lie della “vigna di Ada”, prodotto sulle pendici del monte Cismon, dove il nostro possiede un appezzamento a spiccata vocazione viticola. Non è certo mancata la quantità, ma tutto è stato spazzolato in quel clima festoso, a bordo piscina, e con l’accompagnamento di una brava orchestrina e cantante, che han sorretto le danze dei convenuti fino a notte inoltrata.
In sinergia con Cavazzano (il Maestro), Luca Di Vita (Osteria alle Testiere), Alessandro Scattolin (Hotel Villa Costanza), la gioielleria Pavanati, la settecentesca gioielleria Rocca 1794 con la direttrice Silvia Fabris, e uno dei più importanti gioiellieri d’Italia Damiani, sponsor del 71° Open d’Italia.
Dopo cena, condotto in un angolino, Giorgio Cavazzano sorseggiante un caffè, e tra le dita un sigaro di eccellenza, mi dice:
“La mia felicità è di appartenere a un grande club dove posso trovare begli amici, con cui vivere in armonia nel gioco, la piacevole serenità, che è la filosofia dei grandi giocatori. Abbiamo qui un grande direttore sempre disponibile a metterci a disposizione un campo stupendo e particolarmente impegnativo per la gestione e per il gioco. Il tutto è l’espressione della filosofia del gioco, fondamentale per l’amicizia e la gioia dell’appartenenza. Sento, e mi par giusto, che sia compreso da tutti i soci. Era da sempre nell’aria, ma non si riusciva a concretare. Grazie Luigino Conti.
Paolo Pilla