Marito e moglie erano scoperti dalla squadra mobile con 170 grammi di cocaina
COCAINA IN CASA: TORNANO SUBITO LIBERI I DUE CONIUGI ARRESTATI
Il giudice non ravvisa i gravi indizi di colpevolezza e li scarcera
CARBONERA – (gp) Dopo appena tre notti passate in cella, sono tornati liberi i due coniugi di Carbonera arrestati venerdì dagli uomini della Squadra Mobile di Treviso per detenzione di sostanze stupefacenti. In casa della coppia erano stati trovati 170 grammi di cocaina. Difesi dall'avvocato Fabio Crea, sono comparsi ieri mattina di fronte al giudice Angelo Mascolo per l'interrogatorio di convalida. Non ravvisando i gravi indizi di colpevolezza nei confronti della donna, E.B., una 28enne di origini albanesi, il magistrato ha disposto l'immediata scarcerazione senza nessuna misura restrittiva. Stessa valutazione anche per il marito, E.B., 35 anni, anche lui albanese, per il quale è stato disposto però l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte a settimana. Il blitz della Squadra Mobile trevigiana, come detto, è scattato venerdì pomeriggio. Stando a fonti investigative, la coppia era tenuta sott'occhio da tempo. Gli inquirenti sapevano che lei aveva un lavoro a differenza del marito, che risulta tuttora disoccupato. Il via vai di persone presso la loro abitazione (spesso quando la donna non era in casa) ha insospettito gli agenti che hanno deciso di controllare i movimenti della coppia. Dopo una lunga serie di appostamenti e di accertamenti, la polizia ha chiesto e ottenuto dalla magistratura un decreto di perquisizione domiciliare. Una volta all'interno dell'abitazione, gli uomini della mobile hanno trovato un sacchetto contenente i 170 grammi di cocaina. Immediato per entrambi è scattato l'arresto per detenzione di sostanze stupefacenti. Marito e moglie sono finiti così in carcere. Pur essendosi avvalsi della facoltà di non rispondere, il giudice ha ritenuto che gli indizi a loro carico non fossero sufficienti non solo per disporne la custodia cautelare in carcere, ma nemmeno per alleggerirla nei più lievi arresti domiciliari. Motivo per cui i coniugi sono tornati in libertà in attesa di giudizio.