Treviso, serve un'analisi delle sezioni del terreno, per fugare ogni dubbio test del C14
IL GIALLO DELLE OSSA: DALLO SCAVO DI VIA FILZI SPUNTANO ALTRI RESTI
Oggi il sopralluogo dell'archeologa della Sovrintendenza di Padova
TREVISO - Ci sono ossa di alcuni scheletri e frammenti di altri teschi nello scavo che martedì, in via Filzi, aveva portato alla luce alcuni resti umani. A trovare i reperti erano stati alcuni operai della Ats: dopo il sopralluogo svolto dagli agenti delle volanti della polizia e della scientifica il pm Iuri De Biasi aveva immediatamente posto sotto sequestro lo scavo per ulteriori accertamenti. A svolgerli è stata in mattinata la dottoressa Marianna Bressan, archeologa della Sovrintendenza ai beni culturali di Padova. Per ora è impossibile datare con precisione i resti: per fugare ogni dubbio non si esclude il ricorso al test del “Carbonio 14”. La principale ipotesi è che risalgano ai primi decenni del secolo scorso. Di certo, e questa è la novita principale, gli scheletri sono certamente più d'uno ma non si tratterebbe di un cimitero bensì, forse, di una sorta di fossa comune. Ora la palla passerà ad Ats che nominerà a sua volta un archeologo che seguirà da venerdì la ripresa dei lavori presso lo scavo.