Caduta l'accusa di tentata rapina per un 51enne veneziano arrestato a Casale sul Sile
AGGREDISCE DUE GUARDIE GIURATE: CONDANNATO A 10 MESI DI CARCERE
Il pm aveva infatti ipotizzato una pena finale di due anni e otto mesi
CASALE SUL SILE – (gp) Il pm aveva ipotizzato una condanna a due anni e otto mesi, ma il suo legale, l'avvocato Salvatore Cianciafara, ha fatto cadere in aula l'accusa di tentata rapina contenendo di fatto la pena a soli 10 mesi di reclusione, ottenendone la sospensione condizionale. Alla sbarra un 51enne veneziano, N.A., che venne arrestato l'11 luglio scorso per aver aggredito due guardie giurate dell'istituto di vigilanza Axitea, impegnate in un normale controllo nella zona industriale di Casale sul Sile, e per aver sfogato la propria ira anche contro i carabinieri intervenuti sul posto. Nel processo per direttissima era infatti chiamato a rispondere dei reati di danneggiamento, minacce, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità. In aula, nel corso della prima udienza, il pm aveva contestato anche una nuova ipotesi d'accusa: tentata rapina. Secondo gli inquirenti il 51enne, dopo aver malmenato i due vigilantes e aver distrutto con un bastone il lunotto della loro auto di servizio, avrebbe anche tentato di sfilare dalla fondina l'arma di servizio di una delle guardie giurate. La notte di follia dell'uomo gli era costata l'arresto, poi commutato nel solo obbligo di firma giornaliero. Ma il 51enne, in carcere ci finì comunque: doveva infatti scontare 14 giorni per una vecchia guida in stato d'ebbrezza. A farlo finire dietro le sbarre sarebbe stata l'inadempienza dei suoi precedenti legali che, a pena diventata definitiva, non avrebbero presentato istanza per chiedere una misura alternativa alla detenzione.