VIDEO E FOTO la polizia locale ordina lo sgombero a Ztl per pericolo di crollo
BLITZ DEL COLLETTIVO: OCCUPATA ALL'ALBA L'EX CASERMA "PIAVE"
L'area di via Monterumici, una discarica a cielo aperto, allarme eternit
“I ragazzi di Ztl devono lasciare immediatamente lo stabile. Si tratta di una struttura pericolante che mette a repentaglio la loro incolumità”. Questo il messaggio mandato questa mattina dal sindaco di Treviso Giovanni Manildo ai ragazzi del Collettivo Ztl che proprio nella giornata di oggi hanno occupato la Caserma Piave. “C'è il rischio concreto che qualcuno possa farsi male. Non trasformiamo la protesta in tragedia – sottolinea il sindaco – Sappiamo tutti che quell'immobile deve essere riconsegnato alla cittadinanza ed è per questo che da tempo stiamo lavorando affinché possa realizzarsi al più presto un progetto di social housing”. Intanto già questa mattina l'amministrazione comunale che è anche proprietaria dell'immobile si è vista costretta a notificare la diffida nei confronti dei referenti delle persone che hanno preso parte all'occupazione. “Ho più volte detto che l'occupazione non è un metodo che condivido – ribadisce Manildo – L'amministrazione ha il compito di lavorare per garantire i diritti di tutti i cittadini, non solo di questo o quel gruppo. Per questo per affrontare la questione degli spazi abbiamo scelto la via dei bandi. Nei mesi scorsi lo abbiamo fatto con due stabili l'ex Filt-Cgil e l'ex Actt che sono stati vinti rispettivamente da Marca Lab, associazione di cui i ragazzi di Ztl fanno parte, e la Rete degli Studenti Medi. La prossima settimana saranno pronti i contratti e si potrà procedere con la consegna degli immobili. Inoltre con l'assessore al patrimonio stiamo verificando la disponibilità di altri luoghi abbandonati e lasciati vuoti dalla precedenti amministrazioni leghiste. Siamo a buon punto e contiamo di emettere altri bandi nei prossimi mesi. Inoltre sempre sul fronte degli spazi la prossima settimana, in consiglio comunale dovrà essere approvato un regolamento attraverso il quale le sale comunali potranno essere utilizzate da tutti, oltre che dai partiti politici e dalle associazioni con regole condivise e chiare”.