Accusato di aver violato le norme antiriciclaggio un cinquantenne di Fontanelle
ERA IL PRESTANOME PER L'ACQUISTO DI UNA BARCA IN LEASING: ASSOLTO
Scagionato dal reale utilizzatore del natante che vale 170 mila euro
FONTANELLE – (gp) Aveva prestato il suo nome per l'acquisto di una barca in leasing. Non riuscendo a continuare a pagare le rate del natante del valore di 170 mila euro, aveva così contattato la società di leasing proponendo la restituzione della barca. Non sapeva però che così facendo si autodenunciava della violazione della legge antiriciclaggio, che prevede tra le altre cose di non poter fare da prestanome per l'acquisto di beni in leasing. L'uomo, residente a Fontanelle, venne così raggiunto da un decreto penale di condanna da 22.500 euro in sostituzione di tre mesi di reclusione. Difeso dall'avvocato Mauro Bosco, ha deciso di presentare opposizione finendo così a processo e ottenendo una piena assoluzione perchè il fatto non sussiste. Le motivazioni verranno depositate tra 90 giorni ma sembra che il giudice abbia dato peso al fatto che l'imputato ha agito in buona fede e che il reale utilizzatore del natante aveva già avuto dei guai con la giustizia. Fu proprio lui, nel corso del procedimento penale, a “salvare” l'imputato ammettendo che le rate della barca in realtà le stava pagando lui, perché quell’imbarcazione gli serviva per un'attività di pesca in Croazia.