L'ex pilota 52enne di Villorba in aula per non aver pagato gli assegni di mantenimento
ANCORA GUAI PER FABIO VALLE: L'EX MOGLIE LO TRASCINA A PROCESSO
Dall'aprile 2013 non avrebbe versato i 2.500 euro al mese previsti
TREVISO – (gp) I guai giudiziari per Fabio Valle continuano. L'ex pilota 52enne di Villorba è infatti sotto accusa per il mancato versamento degli alimenti all'ex moglie. Un assegno di 2.500 euro al mese, stabilito dal giudice in sede di separazione, che non sarebbe mai stato versato dall'aprile 2013. Motivo per cui l'ex coniuge, dopo aver sporto denuncia, ha trascinato Fabio Valle di fronte al giudice. Il processo è appena agli inizi ed entrerà nel vivo a settembre del prossimo anno, quando il giudice Leonardo Bianco dichiarerà aperta l'istruttoria dibattimentale. E' quasi scontato che per quella data la Procura di Treviso abbia già chiuso le indagini (visto che mancherebbero soltanto gli ultimi accertamenti) per l'altra inchiesta che lo vede indagato per utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione Iva e occultamento di documenti contabili. In altre parole per un giro di fatture false da 30 milioni di euro al solo scopo di evadere le imposte sul valore aggiunto. Con lui, per questa vicenda, si trovano sotto indagine Marco Bortoluzzi, montebellunese di 36 anni (che si trova agli arresti domiciliari così come Valle), la madre dell'ex pilota, Wilma Rizzo, di 85 anni, e Manolo Biz, 37enne pordenonese di Cordenons e attualmente residente a Barcellona. Oltre ad accusare Valle di non averle pagato gli alimenti, l'ex moglie del pilota di Villorba ha sostenuto in sede di denuncia che una delle supercar sequestrate dalla Guardia di Finanza (che ha messo i sigilli a sette Ferrari, una Bugatti, una Lamborghini e una Lancia Beta Montecarlo) era nella disponibilità di Valle anche se intestata al figlio di lui. Era stata sempre lei, sentita dai magistrati per la vicenda della fatture false, a “inchiodare” l'ex marito affermando, in qualità di ex dipendente della Mobile Products srl, l'esistenza di falsi contratti intercorsi tra la Blusteel srl e la Ustari Extens SL (società di Manolo Biz) relativi al noleggio di macchinari con conseguente emissione di fatture fittizie da parte della società ispanica. In più sosteneva che la Blusteel srl, una volta ricevte le fatture, emetteva bonifici sul conto corrente di Biz il quale prelevava l'importo delle fatture in contanti e restituiva il denaro a Fabio Valle, trattenendosi 1.500 euro per ogni operazione effettuata.
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