Sotto accusa un 50enne di Castelfranco Veneto, vittima una professionista 40enne
NON SI RASSEGNA ALLA FINE DELLA LO STORIA: IN AULA PER STALKING
Per tre anni avrebbe continuato a perseguitare l'ex fidanzata
CASTELFRANCO VENETO – (gp) Per anni, dopo la fine della loro relazione, avrebbe continuato a perseguitare l'ex fidanzata rendendole la vita impossibile. Tant'è che un 50enne di Castelfranco Veneto, denunciato nel 2009 dopo 3 anni di presunti soprusi, è finito a processo per rispondere dell'accusa di stalking e rischia una pesante condanna, oltre al pagamento di decine di migliaia di euro di danni. La vittima infatti, con l'avvocato Roberto Quintavalle, si è costituita parte civile e a inizio gennaio, quando verrà pronunciata la sentenza, depositerà anche la richiesta di risarcimento che dovrebbe oscillare tra i 20 e i 30 mila euro. Il capo d'imputazione, basato sulla denuncia della vittima (una professionista che per colpa delle presunte persecuzioni sarebbe stata costretta a cambiare per tre volte posto di lavoro all'interno di tre diversi ospedali), parla di continui e ripetuti appostamenti in casa e a lavoro, di imboscate per strada in zone buie, di sms e telefonate nel cuore della notte e anche di litigi furiosi culminati, a volte, con qualche schiaffo di troppo. A spingere la donna a denunciare tutto alle autorità sarebbe stato il padre di lei, preoccupato per la vita affettiva della figlia. Lei infatti, dopo aver lasciato la casa in cui viveva con l'imputato, era tornata a vivere con i suoi genitori. Secondo il legale di parte civile, il padre di lei avrebbe visto i lividi sul volto e sul corpo della figlia e sarebbe riuscito, non senza resistenze, a convincere la donna a raccontare tutto. Fu in quel momento, nel lontano 2009, che gli inquirenti vennero messi a conoscenza della situazione e fecero scattare le indagini.