Accusati Angelo e Bruno Dal Tio, Irma Conte, Christian Grigolin e Roberto Fantinato
NESSUN TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI: ASSOLTI A PROCESSO 5 IMPRENDITORI
Il pellet è sempre stato prodotto secondo le disposizioni di legge
TREVISO – (gp) Alla fine avevano ragione gli imputati: non è mai stato messo in atto nessun traffico illecito di rifiuti. Lo avevano detto fin dall'inizio, e ora il giudice Marco Biagetti ha infatti assolto con formula piena perchè il fatto non sussiste le cinque persone finite sotto accusa per aver violato, secondo la Procura di Treviso i commi 1 e 4 dell'articolo 256 del decreto legislativo 152 del 2006, ovvero “attività di gestione rifiuti non autorizzata”. Alla sbarra erano finiti gli imprenditori Angelo Dal Tio, presidente del cda della ditta "La Ti Esse" di Cimadolmo e Bruno Vittorio Dal Tio, socio di “La Ti Esse” e responsabile dell'ambiente entrambi difesi dagli avvocati Fabio Crea e Matteo Garbisi, Irma Conte, legale rappresentante della “Fornaci Grigolin spa” difesa dall'avvocato Pietro Barolo, Christian Grigolin, legale rappresentante della “Autorasporti Grigolin srl” difeso dall'avvocato Franco Zambelli, e Roberto Fantinato, titolare della “Fantinato srl” difeso dall'avvocato Emiliano Zancuoghi. L'impianto accusatorio, nel corso del procedimento penale che si è dimostrato lungo e complesso, è stato man mano smontato dalle difese degli imputati. In sintesi la Procura di Treviso contestava a vario titolo alle cinque persone, sulla base di un'indagine del Noe datata 2008, la produzione di pellet non regolare. Anzichè legno "vergine", gli imputati con ruoli e responsabilità diverse avrebbero invece usato resti della lavorazione, e quindi legno trattato e di conseguenza tossico nocivo. In realtà le difese hanno dimostrato che non è stato commesso alcun reato e che le aziende, leader del settore, hanno sempre lavorato rispettando la legge e le autorizzazioni di cui disponevano.