Due anni e sei mesi di reclusione (pena sospesa) e 15 mila euro di risarcimento
COSTRETTA A SUBIRE UN RAPPORTO SESSUALE: 20ENNE CONDANNATO
Vittima una ragazza coneglianese: all'epoca dei fatti aveva 16 anni
CONEGLIANO – (gp) Due anni e sei mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, e 15 mila euro di risarcimento danni da versare alla parte civile. Questo l'esito del processo che vedeva imputato un 20enne montebellunese finito alla sbarra per rispondere di violenza sessuale su minore e cessione di sostanze stupefacenti a un minorenne. Accuse che però si sono ridimensionate nel corso del processo: il giovane è stato infatti assolto per tre dei quattro episodi di violenza contestati e per l'accusa di cessione di stupefacenti.
Stando alla denuncia sporta dalla vittima, che si è costituita parte civile con l'avvocato Daniele Panico, i fatti si sarebbero consumati tra il settembre e il dicembre 2011, quando lei aveva soltanto 16 anni. Il suo ragazzo l'aveva lasciata senza dare troppe spiegazioni e lei, per tentare in tutti i modi di riconquistarlo, si sarebbe fatta convincere da due amici di lui (l'imputato, difeso dall'avvocato Vincenzo Arcidiacono, e un ragazzo di 17 anni all'epoca dei fatti la cui posizione è ancora aperta presso il tribunale dei minori di Venezia) a sottostare ai loro istinti sessuali per farlo ingelosire.
Più che violenza fisica si sarebbe trattato di una costante pressione psicologica, sfociata appunto in quattro episodi di sesso a tre, complice anche l'uso di sostanze stupefacenti stando alle accuse, ripresi poi dai cellulari dei suoi “partner” e in seguito fatti girare tra i ragazzi del paese. Fino ad arrivare sotto gli occhi del fratello di lei, che ha avvertito prima i suoi genitori e poi, assieme, i carabinieri.
Video di cui però non è rimasta traccia, motivo per cui l'imputato non è stato riconosciuto colpevole di quegli episodi. Quello ch gli è valso la condanna risale al 12 novembre 2011: all'esterno della discoteca “Event” di Vittorio Veneto avrebbe avuto un rapporto sessale con la giovane contro la sua volontà. Due testimoni infatti hanno riferito di averli visti e di aver sentito la ragazza gridare “basta”, ma il giovane avrebbe portato a termine l'amplesso ugualmente.